I maggiori produttori di ciliegie negli ultimi anni sono stati Turchia, Stati Uniti, Iran, Cile, Uzbekistan, Italia e Spagna.
A livello storico, l’Italia è stata il principale produttore di ciliegie dagli anni ’60 agli anni ’90, contribuendo con circa il 15% della produzione globale, seguita in ordine da Francia, Romania, Stati Uniti e Germania.
Successivamente però ha perso il suo primato, sebbene sia ancora considerata tra i principali produttori.
La leadership della Turchia
Dal 1991 infatti, è stata la Turchia a guadagnarsi la prima posizione, con una quota di oltre il 23% della produzione globale di ciliegie.
Altri paesi invece hanno impiegato una strategia diversa.
Utilizzando varietà di ciliegie di alta qualità resistenti ai parassiti e alle malattie, Canada, Argentina e Cile hanno aumentato la loro quota di mercato delle esportazioni.
Anche la Polonia ha aumentato il suo potenziale di esportazione verso i paesi dell’UE, grazie alle sue condizioni climatiche favorevoli.
Il ruolo dell’export
Il primato lo detiene però il Cile, ritenuto il più grande esportatore di ciliegie al mondo, contribuendo con il 22,2% delle esportazioni globali.
Anche gli Stati Uniti hanno la loro posizione di rilievo nel settore dell’export di ciliegie, che mantengono sin dagli anni ’90.
Le esportazioni mondiali di ciliegie, che hanno totalizzato 2,9 miliardi di USD (circa 2,7 miliardi di Euro), sono state dominate da sette paesi: Stati Uniti, Hong Kong, Turchia, Spagna, Uzbekistan e Grecia, che insieme costituiscono quasi l’86% del commercio globale.
Previsioni per il futuro
Come fare a sapere cosa succederà in futuro?
I ricercatori dell’Università di Ataturk (Turchia) hanno provato a fare delle previsioni sulla produzione cerasicola per il periodo 2024-2028, utilizzando un dataset FAOSTAT che contiene i dati di produzione di 63 anni, dal 1961 al 2023.
I risultati della ricerca indicano che la produzione globale di ciliegie si prevede che raggiungerà una media di 3,08 milioni di tonnellate dal 2024 al 2028.
La produzione media della Turchia ci si aspetta che sia di 790 mila tonnellate, un valore che rappresenta il 26,06% della produzione mondiale.
Secondo le stime riportate, il Cile produrrà invece 550 mila tonnellate in media, ovvero il 18,15% del totale globale.
Classifica mondiale
Il terzo posto se lo aggiudicheranno probabilmente gli Stati Uniti, con una produzione media di 341,8 mila tonnellate e con una quota di mercato globale dell’11,27%.
La top ten sarà poi presumibilmente composta da Uzbekistan (8 %), Iran (4,58%), Spagna (3,78%) e Grecia (3,53%).
Ci saranno anche l’Italia (2,94%), la Siria (2,18%) e la Polonia (2,10%).
Infine, la produzione prevista da tutti gli altri paesi contribuirà per il 17,40%.
Fattori strategici
Quando si esportano ciliegie, qualità, varietà e prezzo di esportazione sono tutti fattori importanti da considerare.
Gli Stati Uniti e il Cile generano il maggior incasso dalle esportazioni di ciliegie.
Se i paesi che al momento sono leader nella produzione di ciliegie sceglieranno di continuare ad investire nella produzione cerasicola, con prodotti con maggiore shelf-life e di qualità superiore, sicuramente otterranno un vantaggio competitivo.
In un mercato strutturato in forma di oligopolio, saranno i paesi che prenderanno maggiori precauzioni contro i cambiamenti climatici allocando più risorse alla produzione di ciliegie ad essere un passo avanti nel mercato.
Fonte: Ertek Tosun, N., Uzundumlu, A.S. Cherry Production Forecasting of Leading Countries in 2024–2028. Applied Fruit Science 67, 67 (2025). https://doi.org/10.1007/s10341-025-01290-1
Fonte immagine: Good Fruit Magazine
Melissa Venturi
Università di Bologna
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