La Ciliegia Somma dei Monti Lattari è il nuovo presidio Slow Food della Campania

13 mag 2024
2244

Dalle dolci pendici dei Monti Lattari, emergono i terreni fertili dove i pascoli conferiscono un sapore unico ai latticini. La Ciliegia Somma dei Monti Lattari, nuova insignita del riconoscimento Presidio Slow Food, è un gioiello rosso punteggiato di bianco, simbolo della regione campana. Questo frutto antico e delizioso è ampiamente legato al territorio circostante, un'area che comprende Gragnano e Pimonte, in provincia di Napoli, adagiata sulle colline dei Monti Lattari.

Qui, già nel 1600, documenti storici attestano la presenza di queste dolci ciliegie e «l’origine vulcanica dei terreni contribuisce alla fertilità dei suoli e conferisce particolari caratteristiche organolettiche ai prodotti coltivati» spiega Simone Lucchisani, responsabile del neonato Presidio.

Il clima peculiare della regione, caratterizzato da sei mesi di scarsa luminosità seguiti da un'abbondanza di sole dalla primavera all'estate, rende questa area ideale per la coltivazione delle ciliegie. Francesco Scala, un agricoltore locale coinvolto nel progetto, insieme a suo padre Ciro e altri due agricoltori, lavora per garantire la continuità generazionale nella produzione.

La Ciliegia dei Monti Lattari, amata e apprezzata in tutta la regione campana, rischiò l'estinzione negli anni '80 a causa della concorrenza delle varietà importate. Tuttavia, la comunità locale, con il supporto di Slow Food, ha lavorato per proteggerla. Oggi, il Presidio si impegna non solo a mantenere viva questa tradizione, ma anche a promuovere lo sviluppo turistico della regione, collaborando con ristoratori e pasticceri locali.

Una delle tradizioni uniche è l'arte di "insaccare" le ciliegie, disposte a piramide per prolungarne la freschezza. Sabato Abagnale, presidente di Slow Food Monti Lattari Costa d'Amalfi, ricorda come queste ciliegie siano diventate un'icona della regione, vendute lungo la strada verso Castellammare di Stabia.

La raccolta delle ciliegie va da fine maggio a luglio e culmina nella festa annuale a Borgo di Castello, in programma dal 14 al 16 giugno.

Fonte: Slow Food
Immagini: Slow Food (Paola Viesi)


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Ciliegie 2025: innovazioni e ricerca CTIFL a Balandran per produttori in Francia

Eventi

11 ago 2025

Il CTIFL di Balandran ha presentato ai produttori di ciliegie 2025 in Francia le ultime innovazioni su varietà, irrigazione e gestione del frutteto. Dati, progetti di ricerca e tecnologie per ottimizzare qualità, sostenibilità e redditività delle coltivazioni di ciliegio.

Ciliegie imperfette, mercato in crisi: il cambiamento climatico deforma la bellezza del raccolto

Qualità

04 set 2025

Sempre più ciliegie deformi vengono scartate a causa dei rigidi standard estetici della grande distribuzione. Un fenomeno legato al cambiamento climatico che riduce la redditività dei produttori e aumenta lo spreco alimentare, mettendo in crisi la sostenibilità della filiera.

In evidenza

Le amarene risplendono al FNCE 2025: nuova strategia per entrare nelle case americane

Salute

18 dic 2025

Al FNCE 2025, l’industria americana delle amarene ha rilanciato il frutto come ingrediente funzionale e versatile. Con focus su recupero muscolare e benessere quotidiano, i dietisti USA riscoprono il valore delle tart cherries in tutte le loro forme disponibili e accessibili.

Georadar ed intelligenza artificiale: una nuova frontiera per lo studio dell’architettura radicale delle piante

Dettaglio

18 dic 2025

Uno studio della Michigan State University applica georadar ad alta frequenza, reti neurali e droni per analizzare in modo non invasivo le radici del ciliegio acido. Il metodo consente stime accurate della biomassa radicale e migliora la gestione idrica dei frutteti.

Tag Popolari