La raccolta delle ciliegie nel Veneto inizia con un fardello pesante. Le continue precipitazioni tra aprile e maggio hanno inflitto danni significativi alle varietà precoci, causando la spaccatura di una vasta parte dei frutti.
La presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Veneto, Francesca Aldegheri, espone che l'inizio della raccolta, originariamente programmato per il 20 maggio, sarà compromesso dalle perdite imminenti. A causa delle piogge prolungate e delle basse temperature per la stagione, la fioritura anticipata è stata penalizzata, mentre le varietà tardive, con un ritardo nella maturazione, sembrano essersi salvate per il momento.
Tuttavia, è imperativo che il clima migliori con giornate soleggiate e calde, altrimenti anche queste varietà rischiano di essere colpite dallo stesso problema.
Un altro motivo di preoccupazione è la possibile proliferazione della Drosophila suzukii, un insetto proveniente dal Sud-Est asiatico, che ha causato devastazione nei frutteti negli ultimi anni. L'umidità favorisce la sua diffusione, e attualmente, pur non causando danni visibili, i frutticoltori devono vigilare poiché la mosca depone le uova nei frutti spaccati. Nonostante le buone pratiche suggeriscano di raccogliere anche la frutta non commerciabile, i costi elevati inducono molti a lasciare i frutti sugli alberi.
La coltivazione delle ciliegie è un'attività sempre più impegnativa, data la sua suscettibilità alle condizioni meteorologiche. I frutticoltori veronesi, per mitigare questo rischio, tendono a diversificare le varietà, mentre altri ricorrono a coperture antipioggia, nonostante i loro costi elevati e la loro efficacia non garantita al cento per cento, poiché le ciliegie non temono solo la pioggia ma anche l'umidità.
L'anno precedente non è stato favorevole, diversamente dal 2022, quando il clima era caldo e secco, richiedendo addirittura l'irrigazione anticipata. Anche nel 2023, a causa delle avverse condizioni meteorologiche e degli attacchi degli insetti, le coltivazioni di ciliegi nel Veneto hanno subito una diminuzione, scendendo a 1.747 ettari, pari all'8,1% in meno rispetto al 2022.
La maggior parte degli impianti si trova nel Veronese, seguito da Vicenza e Treviso. La produzione di ciliegie l'anno scorso è stata stimata in 10.747 tonnellate, con una diminuzione del 13% rispetto al 2022.
Fonte: Corriere Ortofrutticolo
Immagine: SL Fruit Service
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