La dott.ssa Michelle Fountain del NIAB spiega alcune delle ultime ricerche del NIAB sulla mosca invasiva che ha cambiato l'industria della frutta.
La Drosophila ad ala maculata (DS, Drosophila suzukii) è una piccola mosca specializzata nello sfruttare la frutta deponendo le uova in frutti non ancora maturi, presumibilmente riducendo la sua competizione con altre specie più adattate a deporre le uova in frutti maturi, troppo maturi o addirittura in decomposizione.
Di conseguenza, la Drosophila può accelerare la degradazione della frutta prima del raccolto nelle colture commerciali, portando a massicce perdite di raccolto, fino al 90%, in assenza di controlli. La diffusione nelle principali regioni frutticole del mondo in cui non è endemica è stata favorita dall'esportazione di frutta inizialmente dalla regione di origine in Asia e successivamente tra regioni non autoctone in cui la Drosophila si è insediata.
Stadi iniziali dell'invasione
La DS è stata individuata per la prima volta nel Regno Unito presso il sito di ricerca orticola del NIAB a East Malling, nel Kent, dando il via a una campagna di educazione e formazione per avvisare i frutticoltori della minaccia e delle modalità di controllo del parassita. Sfortunatamente, i primi controlli si basavano in larga misura sulle applicazioni di insetticidi, che interrompevano i controlli biologici ben consolidati per altri parassiti.
Fin dall'inizio ci si è resi conto che le reti anti-insetto, l'igiene delle colture (rimozione dei frutti non commercializzabili dall'area di coltivazione), lo smaltimento sanitario dei frutti di scarto e la raccolta frequente erano essenziali per ridurre sia il numero di DS all'interno delle colture sia la necessità di ricorrere a trattamenti insetticidi chimici.
Innovazione nel controllo della Drosophila suzukii
Recenti ricerche del NIAB hanno dimostrato che la DS non è molto competitiva con altre specie che depongono le uova in frutti più morbidi e che le femmine di DS sono dissuase dal deporre le uova quando le larve di un'altra specie comune di Drosophila, Drosophila melanogaster, si nutrono attivamente all'interno dei frutti. Si tratta di una scoperta entusiasmante che potrebbe essere sfruttata per controlli futuri, una volta identificato il "segnale" coinvolto.
In molte parti d'Europa è ora possibile rilasciare parassitoidi disponibili in commercio, come Trichopria drosophilae, per contribuire al controllo della DS, ma poiché questa specie non è ancora stata identificata nel Regno Unito, non è attualmente approvata per il rilascio.
Il NIAB si è invece concentrato sulla quantificazione del contributo dei parassitoidi autoctoni del Regno Unito al controllo della DS. Nelle aree non coltivate, le specie autoctone potrebbero contribuire al controllo del 21% circa della DS. Tuttavia, questi parassitoidi non sono comuni nelle colture frutticole a causa dell'uso di pesticidi e della frequente rimozione dei frutti.
Tuttavia, è possibile ridurre le popolazioni negli habitat seminaturali e nelle colture in primavera, intrappolando in massa la DS nei boschi e nelle siepi adiacenti alle colture durante l'autunno e l'inverno. Sebbene nelle regioni temperate la DS non deponga uova in inverno, è spesso attivo e si nutre nelle calde giornate invernali.
Ciò offre l'opportunità di attirare e intrappolare le mosche adulte in assenza di frutti concorrenti, per ridurre al minimo il numero di DS a livello locale all'inizio della stagione frutticola.
Questa strategia può rappresentare un buon punto di partenza per approcci tecnologici consolidati come le tecniche dell'insetto sterile (SIT), in cui le popolazioni selvatiche di parassiti vengono controllate rilasciando maschi sterili che superano i maschi selvatici e lasciano le femmine sterili.
Le introduzioni ripetute di maschi sterili, quindi, aiutano a mantenere basse le popolazioni di DS per tutta la stagione e, in combinazione con le misure igieniche, possono ridurre ulteriormente il ricorso agli insetticidi chimici.
Il NIAB ha collaborato con l'azienda commerciale BigSis per dimostrare l'efficacia di questa strategia. BigSis utilizza i raggi X per sterilizzare le mosche piuttosto che la tecnologia SIT geneticamente modificata, pertanto la sua soluzione è approvata per la vendita in Inghilterra e in quattro Stati USA.
Infine, il NIAB collabora anche con le aziende commerciali Russell IPM e Microbiotech per sviluppare strategie di controllo della DS che combinano dosi ridotte di insetticidi in campo con esche attrattive per la DS. I risultati dimostrano che l'uso di questa strategia può ridurre fino al 95% la quantità di insetticida applicata a un'area in una singola stagione di coltivazione, con conseguente minore contaminazione dell'ambiente e minori residui nei prodotti freschi.
Il futuro del controllo della Drosophila suzukii
La Drosophila suzukii ha rappresentato una sfida importante per l'industria frutticola del Regno Unito. Tuttavia, collaborando con ricercatori stranieri, aziende innovative e frutticoltori e investendo in ricerca e sviluppo, sono state sviluppate soluzioni per il controllo di questo parassita.
Come per molti parassiti autoctoni e invasivi, l'affidamento a un unico approccio di controllo raramente offre un controllo affidabile, poiché il parassita cambia in risposta al clima, alle diverse varietà di frutta e alle pratiche di gestione delle colture. Pertanto, l'industria deve collaborare con i ricercatori per affrontare i cambiamenti emergenti nell'adattamento e nelle fluttuazioni della popolazione di DS.
La ricerca futura dovrebbe concentrarsi sulle strategie di controllo complementari nell'ambito della gestione integrata dei parassiti e sull'automazione del controllo. L'obiettivo è quello di ridurre la dipendenza dalla manodopera, creando al contempo nuove competenze e tecniche nell'industria in grado di reagire alle mutevoli pressioni di parassiti e malattie nelle colture, tra cui il telerilevamento e l'interpretazione dei dati.
Fonte: Hortidaily
Immagini: Hortidaily
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