L'Indicazione Geografica Protetta (IGP) per la ciliegia di Calatayud e Aranda ottiene un nuovo e significativo sostegno: la Diputación Provincial de Zaragoza (DPZ) ha ufficializzato la sua collaborazione tecnica per accompagnare il processo di riconoscimento del marchio.
La decisione è stata formalizzata nel corso dell'ultima sessione plenaria della DPZ, grazie a una mozione congiunta presentata da PSOE, En Común-IU e CHA. L'obiettivo è promuovere la creazione della IGP come strumento di valorizzazione commerciale e culturale di una produzione ciliegicola storica, risalente al XIX secolo.
Un percorso condiviso da istituzioni e produttori
Il sostegno della DPZ si unisce a quello già espresso da altre istituzioni: la Commissione Agricoltura del Congresso dei Deputati ha approvato una Proposizione non di legge per il riconoscimento della specificità e qualità della ciliegia di Calatayud e Aranda.
Anche le Cortes de Aragón e il Governo regionale hanno espresso appoggio, mettendo a disposizione competenze tecniche e politiche per favorire il percorso.
Il riconoscimento ufficiale della IGP, però, potrebbe non arrivare prima del 2026, nonostante l'ampio consenso raccolto. Dal 2018, l'iter è stato portato avanti da enti pubblici e privati, coordinati dall'Associazione per la Promozione della Ciliegia della Comunità di Calatayud e della Comarca del Aranda.
Una filiera da 80 produttori e 1.630 ettari
Durante la recente assemblea generale, l'associazione ha dato il via libera ufficiale all'utilizzo del marchio IGP per identificare la propria produzione. Il budget iniziale previsto è di 60.000 euro.
L'organizzazione riunisce circa 80 produttori su una superficie coltivata di 1.630 ettari.
Le varietà di ciliegie coinvolte nell'iniziativa sono Burlat, Lapins, Prime Giant, Stacatto, Sweet Heart, Early Beggie, Napoleón, Rainier e Blanca de Provenza. Tutte si distinguono per una polpa soda e croccante, sinonimo di qualità e identità territoriale.
Prospettive per il futuro della ciliegicoltura locale
La spinta verso l'IGP non è solo una questione di mercato: rappresenta anche una leva strategica per il contrasto allo spopolamento e per il recupero di terreni agricoli.
Il riconoscimento ufficiale darebbe ulteriore slancio a un comparto che incarna tradizione, innovazione e sostenibilità.
Il percorso verso l'IGP per la ciliegia di Calatayud e Aranda si fa sempre più concreto, grazie a un fronte compatto di istituzioni e produttori decisi a tutelare e promuovere l'eccellenza di un frutto che è parte integrante del paesaggio e dell'economia locale.
Fonte: eleconomista-es
Fonte immagine: Activa Design
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