L’approfondita conoscenza del ciclo vegetativo del ciliegio è un prerequisito fondamentale per la corretta individuazione delle zone vocate e per sfruttare appieno il potenziale produttivo delle varie cultivar.
Un recente studio condotto presso la Stazione di Ricerca per la Frutticoltura di Iași, in Romania, ha analizzato tre cultivar di ciliegio “Van”, “Andreiaș” e “Margonia”, innestate su Prunus mahaleb L., e allevate a vaso aperto, senza irrigazione.
La prova, di durata biennale (2022 e 2023), aveva come obiettivo la valutazione delle risposte fenologiche, fisiologiche e produttive alle condizioni climatiche locali, caratterizzate da anomalie termiche e idriche in linea con il contesto globale di cambiamento climatico.
Condizioni climatiche e risposte fenologiche
Le annate di studio hanno fatto registrare una temperatura media annua di 11,4 °C, superiore di +1,7 °C alla media 2000-2020, e precipitazioni complessive pari a 440 mm, con un deficit di
-77,5 mm rispetto al riferimento storico.
Queste condizioni hanno influenzato le tempistiche
delle fasi fenologiche, i processi fisiologici e la produzione. Nel 2023, ad esempio, l’avvio
vegetativo è avvenuto con 16–21 giorni di anticipo rispetto al 2022, aumentando il rischio di
gelate tardive.
La somma termica necessaria per la maturazione ha mostrato variazioni significative tra cultivar e annate (da 810,6 °C per “Van” nel 2022 a 1623,8 °C per “Margonia” nel 2023), mentre la riduzione delle precipitazioni in fase di accrescimento dei frutti ha avuto effetti negativi sulla qualità e sulla produzione dell’anno successivo.
Dati fisiologici e produttivi
Le misure di conduttanza stomatica fogliare (gs) hanno evidenziato valori medi compresi tra 7,78 m2s/mol (in fioritura) e 10,40 m2s/mol (a maturazione), con differenze significative tra cultivar e annate.
I valori minimi sono stati registrati durante l’ingrossamento dei frutti, mostrando un possibile meccanismo di regolazione per limitare le perdite idriche e aumentare l’efficienza d’uso dell’acqua in condizioni di stress.
Le analisi sulla produzione hanno mostrato rese variabili tra 22,53 e 33,43 kg/pianta, con “Andreiaș” che ha ottenuto le produzioni più
elevate, soprattutto nel 2023.
Il peso medio dei frutti è oscillato tra 7,95 g (“Margonia” 2022) e 10,52 g (“Andreiaș” 2023), mentre il contenuto di solidi solubili totali ha mostrato valori medi compresi tra 18,5 e 22,5 °Brix.
Correlazioni e conclusioni agronomiche
Inoltre, conduttanza stomatica fogliare (gs) e parametri produttivi (resa e peso medio del frutto) hanno mostrato delle correlazioni, soprattutto nel
2023. Correlazioni ancora più significative sono state trovate tra la gs ed il contenuto di solidi
solubili del frutto (r>0,97 in entrambi gli anni).
Questi risultati confermano la grande influenza dei fattori climatici sullo sviluppo fenologico e le caratteristiche qualitative dei frutti.
La risposta fisiologica delle cultivar può rappresentare un indicatore utile per la selezione e la gestione agronomica in contesti dove le risorse idriche
sono limitate.
Lo studio evince come le cultivar testate abbiano mostrato una notevole efficienza d’uso dell’acqua ed una buona adattabilità ecologica alle condizioni del nord-est della Romania (in assenza di irrigazione).
In conclusione, lo studio mostra diverse implicazioni pratiche per una corretta gestione e scelta varietale in scenari di scarsità idrica ed in costante evoluzione a causa dei cambiamenti climatici.
Fonte: Mineață, I., Perju, I., Sîrbu, S., Golache, I. E., Ungureanu, I. V., & Jităreanu, C. D. (2024). Research on the eco-physiological evolution of some sweet cherry cultivars under the influence of climate changes. Lucrari Stiintifice, Universitatea de Stiinte Agricole Si Medicina Veterinara Ion Ionescu de la Brad Iasi, Seria Horticultura, 67(1).
Fonte immagine: SL Fruit Service
Andrea Giovannini
Università di Bologna
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