Ciliegie dolci in Cina subtropicale: studio su cultivar rosse e gialle a basso fabbisogno in freddo

29 ago 2025
1544

Il ciliegio dolce viene tradizionalmente coltivato in climi temperati ed il suo frutto è molto apprezzato dal mercato per il suo colore vivace.

Introdurre questa specie in aree subtropicali, come il sud-est della Cina, è stato possibile solo grazie a cultivar a basso fabbisogno in freddo (<500 ore).

Tuttavia, le particolari condizioni climatiche di queste zone, caratterizzate da inverni miti e rapido riscaldamento primaverile, possono influenzare in modo rilevante la qualità ed il colore del frutto.

Un recente studio ha valutato quattro cultivar a basso fabbisogno in freddo, innestate su “Gisela 6”: “Jiangnanhong”, “5-106” e “Changfeng 1” (frutto rosso) e “Chaoyang 1” (frutto giallo).

Studio su cultivar cinesi

I frutti sono stati prelevati da ceraseti commerciali della contea di Yuyao, in Cina.

Le analisi sono state eseguite in quattro stadi di maturazione, analizzando parametri fisici (peso, diametro, forma), colore (L*, a*, b*), qualità nutrizionale (vitamina C, zuccheri solubili, acidi organici, proteine), ormoni endogeni (gibberelline, brassinolide) e contenuto di antocianine, con approfondimenti sull’espressione genica legata alla biosintesi di questi composti.

I risultati hanno evidenziato marcate diSerenze tra cultivar rosse e gialle. “Jiangnanhong” ha mostrato un maggior peso e diametro dei frutti, i valori L* più bassi (colore più scuro) e la più alta concentrazione di cianidina-3-O-rutinoside (C3R), la principale antocianina identificata in tutte le cultivar.

Invece, “Chaoyang 1” ha presentato valori di L* e b* più elevati (colore giallo brillante), contenuto di vitamina C superiore e livelli minimi di C3R e cianidina-3-O-glucoside (C3G).

Differenze tra cultivar

Le analisi hanno confermato che C3R è il pigmento predominante durante la maturazione, mentre pelargonidina-3-glucoside è presente solo in tracce in alcune cultivar rosse.

La qualità nutrizionale dei frutti ha mostrato un miglioramento continuo durante il processo di maturazione, specialmente per quanto riguarda i solidi solubili totali ed i principali zuccheri (glucosio, fruttosio, mannitolo), in quasi tutte le cultivar, con diSerenze nei trend di accumulo.

L’acido malico è risultato il principale acido organico, seguito da citrico e chinico, con andamenti diversi nelle varie cultivar.

Il contenuto proteico è risultato massimo in “Jiangnanhong” e minimo in “5-106”.

Fattori biochimici e genetici

Le gibberelline hanno mostrato un calo con la maturazione, con conseguente aumento delle antocianine, mentre le brassinolide hanno mostrato valori contenuti, con i valori minimi in “Jiangnanhong”.

L’analisi dell’espressione genica ha messo in evidenza il ruolo di geni strutturali chiave fortemente up-regolati nelle cultivar di colore rosso.

Inoltre, le analisi hanno identificato tre geni candidati (LOC110744862 (MYB), LOC110749842 (bHLH) e LOC110753376 (bHLH)) come strettamente correlati all’accumulo di C3R e C3G, suggerendo un coinvolgimento diretto nella regolazione trascrizionale della biosintesi delle antocianine.

In conclusione, le cultivar a basso fabbisogno in freddo esaminate hanno mostrato parametri qualitativi comparabili a quelli di varietà tradizionali coltivate in aree temperate.

Conclusioni e prospettive

La diSerenziazione cromatica tra cultivar rosse e gialle non è dovuta a diversi tipi di antocianine, ma piuttosto alla loro quantità ed al livello di espressione dei geni regolatori coinvolti nella sintesi.

Inoltre, C3R è emerso come un marcatore primario della qualità estetica e nutrizionale del frutto, ed i geni individuati rappresentano potenziali target per programmi di miglioramento genetico orientati al miglioramento del colore e della qualità in condizioni climatiche subtropicali.

Fonte: Xu, Y., Jing, Y., Guo, Y., & Zhang, W. (2025). Quality Characteristics and Color Formatio Mechanism of Low Chilling Requirement Sweet Cherry (Prunus avium L.) Cultivars in Southeast China. Horticulturae, 11(3), 269. https://doi.org/10.3390/horticulturae11030269 

Fonte immagine: China Daily

Andrea Giovannini
Università di Bologna


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Ripa di Sotto: tradizione e innovazione

Produzione

30 giu 2023

Ripa di Sotto è un'azienda monoculturale specializzata nella coltivazione di ciliegie, sita a Vignola. L'azienda presenta coltivazioni per 17 ettari, con una produzione media intorno alle 130-150 tonnellate l'anno, cifre superiori alla media presente sul territorio.

Ciliegie Meizao: confezionamento MAP con LDPE da 30 μm per il mercato cinese

Post-raccolta​

08 ott 2025

Uno studio condotto in Cina mostra come il film in LDPE da 30 μm (PE30) migliori la conservazione delle ciliegie Meizao fino a 60 giorni, riducendo marcescenza e perdite nutrizionali. Soluzione efficace e scalabile per produttori e distributori del mercato cinese.

In evidenza

Ciliegie, svolta a Mendoza: importati dal Cile i primi portainnesti certificati

Vivai

29 ott 2025

Mendoza compie un passo storico importando 25.000 portainnesti di ciliegio certificati dal Cile. Il materiale vegetale, libero da virus, consentirà di migliorare la qualità e la redditività delle coltivazioni nella regione, aprendo nuove prospettive per il settore.

Acidità della ciliegia: lo studio cinese rivela i geni chiave del malato

Breeding

29 ott 2025

Uno studio cinese analizza 97 genotipi di ciliegio da 10 Paesi, svelando i geni coinvolti nella biosintesi e nel trasporto del malato, l’acido responsabile dell’acidità del frutto. Scoperta utile per migliorare gusto e qualità attraverso programmi di breeding genetico.

Tag Popolari