La conservazione delle ciliegie in post-raccolta solitamente è limitata, a causa della loro alta deperibilità. Questa caratteristica del frutto rende difficile mantenerne la freschezza e la qualità per periodi prolungati.
Per questo motivo, negli ultimi anni si è intensificata la ricerca di strategie capaci di prolungarne la durata e conservarne al meglio le caratteristiche organolettiche e nutrizionali.
Una delle soluzioni più promettenti è rappresentata dalle ammine biogene, in particolare da due composti naturali: putrescina e spermidina. Entrambi sono già presenti nei tessuti vegetali e giocano ruoli chiave nello sviluppo dei frutti e nei processi fisiologici, soprattutto nella fase post-raccolta.
Applicazione della spermidina
La spermidina, in particolare, è stata oggetto di numerosi studi su varie specie da frutto (come fragole e nettarine), da cui è emerso che ha la capacità di migliorare la resistenza dei frutti allo stress ossidativo, grazie alle sue proprietà antiossidanti, e di rallentare i processi di degrado.
In una recente ricerca che si è svolta in collaborazione tra quattro Università e un centro di ricerca in Turchia, è stato analizzato l’effetto del trattamento dei frutti con spermidina durante il periodo di post-raccolta.
La spermidina è stata applicata sui frutti in tre diverse concentrazioni (0.5, 1.0 e 1.5 mM) prima della frigoconservazione, testata su 3 diversi periodi (10, 20 e 30 giorni). Un gruppo di frutti non ha ricevuto alcun trattamento, fungendo da gruppo di controllo.
Risultati del monitoraggio
Durante la conservazione, sono stati monitorati diversi parametri: perdita di peso, incidenza di marciume, contenuto di solidi solubili, acidità titolabile, pH, tasso respiratorio, composti fenolici, acidi organici e contenuto di vitamina C.
Il tempo di conservazione ha avuto un impatto profondo, con i maggiori cambiamenti biochimici osservati entro il 30° giorno. I risultati hanno evidenziato differenze significative tra i frutti trattati e quelli del gruppo di controllo.
Quest’ultimi hanno mostrato una maggiore perdita di peso, un aumento del tasso di respirazione e del pH, una più rapida degradazione degli zuccheri, un aumento del marciume e una riduzione dell’acidità titolabile durante il periodo di conservazione.
Effetti benefici della spermidina
Al contrario, i frutti trattati con spermidina – soprattutto alla concentrazione più alta (1.5 mM) – hanno mantenuto meglio le loro caratteristiche qualitative e nutrizionali.
In particolare, è emerso che la spermidina ha rallentato la perdita di composti fenolici, acidi organici e vitamina C, elementi chiave per il gusto, la conservabilità e il valore nutrizionale delle ciliegie.
Tra gli acidi organici, l’acido succinico è risultato il più abbondante, seguito da quello malico e citrico. Anche questi hanno subito un calo nei frutti non trattati, mentre la spermidina ne ha mitigato la diminuzione.
Per quanto riguarda i composti fenolici, il più presente è stato l’acido gallico, seguito da quercetina e rutina, tutti importanti per le proprietà antiossidanti del frutto.
Conclusioni e prospettive future
In conclusione, l’applicazione esogena di spermidina rappresenta una strategia efficace per prolungare la shelf-life delle ciliegie dolci, mantenendo al contempo intatte le loro qualità nutrizionali e sensoriali.
Questa tecnica potrebbe diventare una soluzione sostenibile per ridurre gli sprechi e migliorare la disponibilità di ciliegie fresche anche fuori stagione.
Fonte: The Role of Spermidine in Postharvest Fruit Physiology: Effects on Quality Characteristics and Metabolite Content of Sweet Cherry Fruit during Cold Storage
Ayşen Melda Çolak, Sadiye Peral Eyduran, Akgul Tas, Oktay Altun, Muttalip Gundogdu, and Burhan Ozturk ACS Omega 2025 10 (10), 10567-10578 DOI: 10.1021/acsomega.4c11222
Fonte immagine: SL Fruit Service
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