Strategie riproduttive di Prunus cerasus: un’arma per l’invasione nei boschi della Patagonia

30 lug 2025
644

La capacità invasiva di Prunus cerasus (ciliegio acido) nel Parco Nazionale Los Alerces in Argentina è strettamente legata alla sua doppia modalità riproduttiva: sessuale e asessuale.

Un recente studio ha messo in luce come entrambe le strategie contribuiscano in modo complementare alla sua espansione, influenzando la disponibilità di frutti, elemento chiave per attrarre i frugivori e garantire una dispersione a lunga distanza.

In particolare, la riproduzione sessuale, grazie alla variabilità fenologica tra gli individui originati da seme, consente una produzione di frutti prolungata nel tempo.

Riproduzione e variabilità

Al contrario, la riproduzione asessuale, tramite stoloni, produce dei cloni che fruttificano in modo sincrono, generando “patches” o nuclei, dove l’oHerta è molto densa e concentrata nello spazio.

Lo studio ha confrontato due aree con diversa densità di Prunus cerasus: una di bassa e una di alta abbondanza.

Nella seconda, i cloni hanno incrementato l’area fruttifera fino a 32 volte rispetto alla sola chioma dell’albero madre, sebbene ciascun clone producesse molti meno frutti.

Densità e attrattività

Inoltre, la loro alta densità (fino a 2,47 individui/m2) moltiplica l’attrattività del patch, rendendolo un potente polo d’attrazione per mammiferi e uccelli frugivori.

A livello temporale, dove la specie è presente da più tempo e la riproduzione sessuale ha avuto modo di generare una maggiore variabilità genetica, la disponibilità di frutti si è estesa fino a cinque mesi.

Nelle aree di recente colonizzazione, invece, il periodo di fruttificazione è rimasto limitato a due mesi.

Espansione e gestione

Ciò evidenzia come l’incremento del numero di individui generati da seme, con fenologia diHerente, sia essenziale per prolungare l’oHerta di frutti nel tempo.

Un altro interessante risultato è la plasticità del sistema clonale: nonostante vi fosse una relazione tra dimensione della chioma dell’albero madre e sviluppo del patch clonale, sono emerse diHerenze tra individui con lo stesso diametro del tronco ma estensioni di patch diverse, suggerendo che l’età in cui la clonazione ha inizio e le condizioni ambientali locali (come la luminosità) influenzano fortemente lo sviluppo, anche con il sistema asessuato.

La compresenza di entrambe le modalità riproduttive garantisce una copertura ampia sia spaziale che temporale dell’oHerta di frutti, aumentando le probabilità di dispersione.

Implicazioni ecologiche

Questa caratteristica, già evidenziata in altre specie invasive, appare particolarmente importante nel contesto del bosco patagonico, dove i disturbi (es. incendi, valanghe) generano vaste aree di rigenerazione che rappresentano un’opportunità ideale per specie pioniere come Prunus cerasus.

L’interazione tra plasticità fenologica, abbondanza spaziale di frutti e attrazione dei frugivori può portare, come già osservato in Europa con Prunus avium (ciliegio dolce), ad una dominanza crescente di specie invasive a discapito delle specie native.

Lo scenario che gli autori propongono è che la dinamica invasiva di Prunus cerasus potrebbe intensificarsi ulteriormente con il tempo, soprattutto se favorita dai cambiamenti climatici, estendendo ancor di più la stagione fruttifera.

Conclusioni dello studio

Lo studio oHre non solo una nuova chiave di lettura sulla dinamica della dispersione delle piante, in particolare di Prunus cerasus, ma anche uno strumento utile per la gestione forestale e la conservazione, sottolineando l’urgenza di monitorare e contenere l’espansione di specie dotate di strategie riproduttive così eHicaci e integrate.

Fonte: Berrondo, M. O., & Bravo, S. P. (2025). El papel de la reproducción sexual y asexual de Prunus cerasus (Rosaceae) en la fructificación. Ecología Austral, 35(1), 029-042. https://doi.org/10.25260/EA.25.35.1.0.2338 

Fonte immagine: Victoriana Nursery

Andrea Giovannini
Università di Bologna


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Ciliegie della Patagonia: tecnologie e gestione per migliorare la qualità e ridurre le perdite

Mercati Produzione Rassegna Stampa

24 gen 2024

Grazie alla loro qualità differenziata, queste ciliegie hanno ottenuto la prima Denominazione di Origine della provincia. Inoltre, le ciliegie prodotte a Los Antiguos sono le ultime ad essere raccolte nell'emisfero meridionale, nel periodo tra dicembre e metà febbraio.

Agrivoltaico leggero sopra i ciliegi: in Germania un impianto pilota innovativo

Coperture

18 apr 2025

In Germania nasce un innovativo impianto agrivoltaico sopra i ciliegi: moduli solari ultraleggeri installati su strutture esistenti per la protezione climatica, senza compromettere la resa agricola. Un modello sostenibile ed efficiente, replicabile anche in Europa.

In evidenza

Norte Chico apre la stagione cilena con la varietà Nimba: precocità e calibri da record

Varietà

20 ott 2025

La campagna cilena delle ciliegie 2025 parte dal Norte Chico con la varietà Nimba cv, raccolta già in settimana 42. Frutti oltre i 28 mm, alta produttività e basso fabbisogno di freddo: una scelta strategica per anticipare le finestre di mercato e ottimizzare l’export.

OPTIMISTII: la risposta green alla Drosophila suzukii nei cersaseti europei

Difesa

20 ott 2025

Il progetto OPTIMISTII, promosso da INRAE, propone una strategia biologica innovativa contro la Drosophila suzukii nei ceraseti europei, combinando tecniche di sterilizzazione dei maschi per ridurre la riproduzione del parassita e l’uso di pesticidi chimici.

Tag Popolari