Ciliegio dolce a Volgograd: irrigazione e nutrizione per piantine più forti e sane

03 set 2025
1485

In una regione arida della Russia meridionale, precisamente nella zona del Volgograd, un team di ricercatori ha studiato come l’umidità nel suolo influenzi la crescita e lo sviluppo dei giovani semenzali di ciliegio dolce.

Le giovani piante infatti hanno bisogno di un buon approvvigionamento di acqua ed elementi nutritivi al fine di sviluppare sia l’apparato radicale che quello aereo.

L’obiettivo della ricerca è stato quello di trovare un regime di irrigazione efficace per ottenere piantine sane, vigorose e commercialmente valide, ottimizzando al tempo stesso l’uso delle risorse idriche in un ambiente agricolo con disponibilità limitata di acqua.

Lo studio è stato condotto nell’arco di cinque anni, dal 2017 al 2021, presso un laboratorio specializzato nella selezione varietale e vivaistica.

Varietà e metodi irrigui

La varietà scelta per la sperimentazione è “Vasilisa”, innestata su un portainnesto chiamato “Magalebskaya” (noto anche come “Antipka”), comunemente utilizzato per la sua adattabilità ai climi difficili.

Il cuore della ricerca ha riguardato l’irrigazione localizzata (a goccia), eseguita in tre modalità differenti.

Nella prima modalità, considerata come riferimento, l’umidità del suolo veniva mantenuta all’80% della sua capacità idrica nella parte superiore del terreno, fino a una profondità di 40 cm.

Nella seconda modalità, l’umidità veniva inizialmente mantenuta solo nei primi 20 cm e successivamente estesa fino a 40 cm, sempre all’80%.

Approccio dinamico e fertilizzazione

Nella terza variante, invece, si è applicato un approccio dinamico: in una prima fase come la seconda, ma nella fase finale di crescita si è abbassata l’umidità al 70% nei 40 cm di profondità.

A queste strategie irrigue è stata combinata anche una fertilizzazione mirata.

All’inizio, è stato utilizzato un fertilizzante minerale semplice (contenente azoto e fosforo), mentre successivamente si è integrato un prodotto chelato chiamato “Master”, pensato per stimolare ulteriormente la crescita.

I risultati sono stati molto interessanti.

Risultati e osservazioni

Le piantine trattate secondo il secondo e il terzo metodo hanno mostrato una crescita più vigorosa rispetto a quelle irrigate in modo tradizionale.

In particolare, la crescita settimanale del fusto centrale tra giugno e agosto è risultata superiore, con differenze che hanno raggiunto anche i 10 cm.

Inoltre, si è notato che tutte le piantine, indipendentemente dal trattamento, mostravano un’unica fase di crescita intensa, un segnale positivo che indicava l’assenza di stress idrico.

Non solo l’altezza, ma anche lo sviluppo del sistema radicale e della chioma è risultato più abbondante nei trattamenti differenziati.

Classificazione e conclusioni

Le piantine avevano radici più lunghe e robuste, e la chioma appariva più equilibrata e densa.

Questo ha avuto un impatto diretto anche sulla classificazione commerciale delle piante: nel trattamento più efficace, fino al 96% delle piantine rientravano nella categoria di “prima qualità”.

Alla luce di questi risultati, i ricercatori concludono che l’uso di una strategia irrigua adattata alla fase di crescita della pianta, combinata con un’adeguata nutrizione, permette di ottenere piantine di ciliegio dolce più forti, uniformi e pronte per essere trapiantate o vendute.

Inoltre, questo approccio consente anche un uso più razionale dell’acqua, una risorsa sempre più scarsa in molte aree agricole.

Lo studio suggerisce quindi un modello pratico e sostenibile per i vivai che operano in ambienti aridi, dove la gestione oculata delle risorse è fondamentale per il successo agronomico ed economico.

Fonte: Nikolskaya O.A., Seminchenko E.V. (2025). The Effect of the Depth of Soil Moisture on the Growth and Development of Cherry Seedlings. Indian Journal of Agricultural Research. 59(3): 454-457. doi: 10.18805/IJARe.AF-821.

Fonte immagine: SL Fruit Service

Melissa Venturi
Università di Bologna


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Ciliegio cileno tra sfide e rilancio: qualità e innovazione al centro

Eventi

06 ott 2025

Il numero 155 di Redagrícola analizza il futuro del ciliegio cileno con interviste a esperti, strategie di gestione, tecniche di post-raccolta e focus sulla qualità, elementi chiave per mantenere la competitività sui mercati internazionali e affrontare nuove sfide del settore.

Acquaviti e liquori di ciliegia: aromi, tradizione e territori d’Europa da scoprire

Trasformato

18 ago 2025

Scopri il mondo delle acquaviti e dei liquori di ciliegia: dalle marasche del Veneto al Kirsch della Foresta Nera, un viaggio sensoriale tra aromi intensi, tradizioni artigianali e territori unici come Italia, Svizzera, Francia, Croazia, Romania, Portogallo e Austria.

In evidenza

Il Proexadione-Ca riduce il vigore e migliora la qualità delle ciliegie cv Tip Top

Gestione

24 nov 2025

Uno studio in Piemonte dimostra che il Proexadione-Ca riduce il vigore delle piante di ciliegie Tip Top e migliora resa, allegagione, colore dell’epidermide e contenuto antiossidante, ottimizzando la gestione dei ceraseti ad alta densità con portinnesto Gisela 6.

La rinascita della ciliegia italiana: Vignola guida, la Puglia può ripartire

Tipicità

24 nov 2025

La ciliegia è simbolo identitario a Vignola, leader della cerasicoltura italiana. Mentre la Puglia arranca tra varietà e innovazione, i consorzi emiliani mostrano la via. Un confronto che svela limiti e potenzialità di una filiera da rilanciare a livello nazionale ed europeo.

Tag Popolari