I frutticoltori hanno oggi l'opportunità di modernizzare le loro coltivazioni grazie ai sistemi di protezione e ai finanziamenti dedicati. Secondo Agromnia, società di consulenza agronomica pugliese attiva da oltre 25 anni e composta da 12 professionisti, è fondamentale valutare l'installazione di coperture per il ciliegio.
Questi impianti permettono di anticipare o ritardare la maturazione, proteggendo al contempo i frutti da eventi climatici avversi e da parassiti invasivi come la Drosophila suzukii e la mosca del ciliegio.
Investimenti e vantaggi
Figura 2: Tensostruttura ciliegio con corridoio di aerazioneTradizionalmente, la cerasicoltura non ha adottato impianti protettivi su larga scala, ma il cambiamento climatico e le nuove esigenze di mercato hanno spinto sempre più produttori a investire in coperture moderne.
Tuttavia, sono ancora diffusi impianti artigianali, spesso alti oltre 5 metri e vulnerabili alle raffiche di vento.
Investire in ceraseti coperti offre vantaggi concreti: un incremento della redditività, con un ettaro protetto che può garantire il rendimento di otto ettari coltivati in pieno campo, calcolato su una media di cinque stagioni.
Inoltre, i produttori possono prolungare la raccolta anche in condizioni meteorologiche sfavorevoli e ottenere frutti di qualità superiore, con ciliegie più grandi (+20% di calibro), brillanti e dal colore più intenso.
Finanziamenti disponibili
Figura 2: Prospetto spesa massima riconosciuta
Agromnia segnala l'attivazione di tre bandi di finanziamento, tra cui uno specifico per la filiera cerasicola. L'Intervento SRD01 copre fino al 100% delle spese per nuovi impianti di protezione, mentre l'Intervento SRD06 prevede contributi a fondo perduto dal 60% all'80% per interventi agronomici.
Solo in Puglia sono già state raccolte circa 30 adesioni. Per il settore cerasicolo sono stanziati 10 milioni di euro per l'intervento SRD06 e 4 milioni per l'SRD01, con progetti ammessi fino a una superficie massima di due ettari.
Incentivi per l'uva da tavola
Anche l'uva da tavola beneficia di incentivi dedicati, con un focus sulla riconversione varietale, particolarmente diffusa negli ultimi 2-3 anni in Puglia.
Insieme all'agrumicoltura, questi comparti possono accedere a contributi dal 60% all'80% a fondo perduto per rinnovare le coltivazioni e migliorare la competitività sul mercato.
Fonte: FreshPlaza.it
Fonte immagini: FreshPlaza.it
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