Controllo biologico per diminuire la presenza di Monilinia spp. in post-raccolta

20 ago 2024
768

Monilinia spp. è il microrganismo responsabile della malattia nota come marciume delle drupacee, che può causare notevoli perdite economiche. Finora, il modo più comune di affrontare le malattie delle colture è stato l'uso estensivo di pesticidi chimici di sintesi, che rappresentano un rischio sia per la salute umana che per l'ambiente.

Sebbene si tratti di sostanze con un elevato potere antimicrobico, il loro uso sta diventando sempre più limitato a causa delle normative europee, il che ha portato alla necessità di cercare nuove soluzioni ugualmente efficaci per il controllo delle malattie. Una di queste opzioni è il biocontrollo, che utilizza agenti antagonisti o metaboliti da essi generati per bloccare la diffusione di organismi indesiderati.

Ad esempio, il genere Bacillus è caratterizzato dalla notevole capacità di produrre spore, stimolare la crescita delle piante e generare effetti antifungini attraverso la sintesi e il rilascio di vari metaboliti secondari. Lo scopo della ricerca condotta all’Università di Saragozza (Spagna) è stato quello di analizzare l'impatto dell'applicazione in pre- e post-raccolta di Bacillus velezensis BUZ-14 come alternativa al tebuconazolo per contrastare la crescita di Monilinia spp. su ciliegie Brooks.

Lo studio è stato condotto in un'azienda di 4,1 ettari di ciliegie della varietà Brooks, situata nella città di Albalate de Cinca, Spagna. Il ceraseto aveva un sesto d'impianto di 4 m x 2 m e un sistema di allevamento ad asse ramificato. L'irrigazione era di tipo a pioggia ed è durata 11 giorni nel periodo pre-raccolta e 22 giorni dopo la raccolta.

Per analizzare l'efficacia dei trattamenti pre-raccolta sul controllo delle malattie durante la conservazione post-raccolta delle ciliegie, è stato condotto uno studio sulla shelf-life per 10 giorni in condizioni di refrigerazione a 1ºC, seguito da un periodo di simulazione di commercializzazione di 2 giorni a 20ºC.

Durante questo studio è stata valutata la presenza di malattie fungine e la qualità commerciabile dei frutti sia al momento dell'uscita dalla refrigerazione sia dopo il periodo di simulazione della commercializzazione. All'inizio dello studio sulla shelf-life, tutti i lotti sono stati disinfettati con una soluzione di ipoclorito di sodio (100 ppm) a una temperatura di 4 °C.

Questa procedura di pulizia è stata eseguita con una macchina pulitrice. I frutti sono stati poi conservati per 10 giorni a una temperatura di 1°C e a un'umidità relativa del 98%. Dopo 10 giorni di conservazione a freddo, è stato osservato che il gruppo di ciliegie trattate con fungicida sintetico (tebuconazolo) in campo ha mostrato un tasso di marcescenza più elevato, raggiungendo il 16% del totale, rispetto al gruppo trattato con l'agente BUZ-14, che ha mostrato un tasso di infezione del 3,5%.

La formulazione biologica contenente l'agente di controllo BUZ-14 ha la capacità di stimolare il sistema di difesa naturale della pianta e dei suoi frutti. Ciò è dimostrato anche dall'aumento della concentrazione di composti fenolici totali e dell'attività dell'enzima perossidasi osservati nei campioni trattati. Inoltre, si è notato che i frutti trattati con BUZ-14 conservano in modo più efficace la qualità fisico-chimica, mantenendo ad alti livelli attributi significativi come la compattezza della polpa.

Fonte: Desafíos en maduración y postcosecha de frutos y hortalizas (Madrid 2024)
Immagine: SL Fruit Service

Melissa Venturi
Università di Bologna (IT)


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Un nuovo patogeno minaccia i coltivatori di ciliegie: le ricerche della WSU per contrastare il fitoplasma X-Disease

Difesa Eventi

26 gen 2024

Oltre ai trattamenti fitosanitari, sono state valutate, come strategie di controllo del vettore, il Caolino e la copertura dell’interfila con teli Extenday per tutta la stagione, in modo da coprire le malerbe, molto importanti per il ciclo vitale dell’insetto.

Lo stato dell’arte sull’impollinazione in ciliegio

Gestione

07 nov 2024

Alcuni ricercatori hanno condotto una revisione sistematica della letteratura esistente per indagare l'impatto dei fattori ambientali, delle comunità di insetti e delle pratiche di gestione in azienda sull’impollinazione delle ciliegie.

In evidenza

Radici aeree e piogge intense: una soluzione per le amarene nel nord della Cina

Portinnesti

05 giu 2025

Le radici aeree rappresentano una risposta adattiva allo stress da ristagno idrico. Ricercatori cinesi studiano il ciliegio 'Gotenba zakura' come portainnesto per amarene resistenti alle piogge intense nel nord della Cina. Una nuova frontiera per la frutticoltura.

Ciliegie sotto copertura a New York: il modello high-tech di Newroyal Orchards

Coperture

05 giu 2025

A Niagara County, Tim Buhr coltiva ciliegie dolci con impianti ad alta densità, coperture VOEN e varietà Cornell. Grazie ai portainnesti Gisela e a una gestione agronomica mirata, affronta il clima umido di New York puntando su qualità, rese elevate e mercati locali.

Tag Popolari