La mosca del ciliegio (Rhagoletis cerasi) rappresenta una seria minaccia per la produzione cerasicola in tutta Europa. I metodi tradizionali di lotta consistono spesso in molteplici applicazioni fogliari di insetticidi, che possono risultare inefficaci e rischiosi per l'ambiente. Una possibile alternativa è la somministrazione degli insetticidi direttamente nel tronco (nel sistema vascolare dell'albero), tramite iniezione.
Questo metodo, secondo gli autori, promette di migliorare l'efficacia del controllo di R. cerasi riducendo al contempo l'impatto ambientale.
In uno studio approfondito condotto da Gyuris e colleghi dall’Università di Budapest (Ungheria), è stata valutata l'efficacia delle iniezioni al tronco utilizzando quattro diversi insetticidi: abamectina, acetamiprid, flupyradifurone e cyantraniliprole, contro Rhagoletis cerasi. Tra questi, l'acetamiprid si è rivelato il candidato più promettente.
Quando iniettato a una dose minima di 0,56 grammi per albero, l'acetamiprid ha garantito un controllo superiore al 95% della mosca del ciliegio. È interessante notare che questo livello di efficacia è comparabile a quello ottenuto con le tradizionali applicazioni fogliari alla stessa dose, ed i livelli di residui nei frutti erano al di sotto dei limiti massimi consentiti.
Le iniezioni al tronco offrono dei vantaggi rispetto alle applicazioni fogliari, ad esempio garantiscono una applicazione precisa del principio attivo, riducendo lo spreco di prodotto e minimizzando la deriva che può danneggiare organismi non target. Questo metodo è particolarmente utile nel controllo di parassiti come la mosca del ciliegio, che si annida all'interno del frutto, e che è quindi meno accessibile agli insetticidi applicati sulla superficie.
Inoltre, le iniezioni al tronco possono fornire una protezione prolungata, riducendo potenzialmente la frequenza delle applicazioni necessarie durante la stagione.
Immagine 1: Iniezione del tronco (Budapest, 2022).
Tuttavia, non tutti gli insetticidi testati si sono dimostrati adatti per le iniezioni al tronco. L'abamectina, il flupyradifurone e il cyantraniliprole non hanno mostrato un'efficacia pratica attraverso questo metodo di somministrazione. Le ragioni del loro successo limitato includono problemi con la traslocazione all'interno dell'albero e un'attività sistemica inadeguata contro il parassita target.
Questo sottolinea l'importanza di selezionare prodotti appropriati che siano compatibili con la tecnica di iniezione al tronco per garantire un controllo efficace.
Lo studio evidenzia il potenziale delle iniezioni al tronco di acetamiprid come metodo praticabile ed efficiente per gestire R. cerasi. Questo approccio è in linea con i principi della gestione integrata dei parassiti (IPM), riducendo l'uso di insetticidi e ottimizzando le applicazioni. Con la crescita delle preoccupazioni ambientali e delle pressioni normative sull'uso dei prodotti fitosanitari, metodi come l'iniezione al tronco potrebbero svolgere un ruolo cruciale.
Nonostante le diverse difficoltà tecniche di applicazione che oggigiorno possono limitare l’adozione di questa tecnica.
In conclusione, sebbene l'iniezione al tronco di acetamiprid mostri un grande potenziale per il controllo della mosca del ciliegio, sono necessarie ulteriori ricerche e sviluppi per affinare questa tecnica ed esplorarne l'applicabilità ad altri parassiti e colture. In futuro potrebbe essere possibile implementare questa tecnica tramite robot autonomi, con più principi attivi allo stesso tempo.
Fonte: Gyuris, R.; Szabó, Á.; László, A.M.; Gutermuth, Á.; Sörös, C. An Evaluation of Insecticidal Trunk Injections for the Control of the European Cherry Fruit Fly Rhagoletis cerasi L. (Diptera: Tephritidae). Horticulturae 2024, 10, 278. https://doi.org/10.3390/horticulturae10030278.
Andrea Giovannini
Università di Bologna (IT)
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