È più facile contenere l'altezza degli alberi quando si utilizzano portainnesti nanizzanti. Tuttavia, ottenere la qualità e la resa desiderate da questi alberi è difficile in assenza di un sistema di allevamento adeguato. Di conseguenza, la scelta del sistema di allevamento è cruciale e merita una meticolosa riflessione prima della scelta, dato il rilevante impatto sulla vitalità dell'albero, sull'eccellenza dei frutti, sulla precocità del raccolto e sulle tecniche di gestione colturale.
L’interazione di questi fattori va poi messa in relazione con le caratteristiche pedologiche ed ambientali, importanti variabili che ad esempio in Turchia non sono state ancora debitamente approfondite. L'obiettivo della ricerca condotta in collaborazione tra tre università della Turchia e l’Oregon State University (USA) è stato quello di valutare le prestazioni della cultivar "0900 Ziraat" quando viene innestata sui portainnesti semi-vigorosi Krymsk, Gisela 6 e Piku 1.
A queste combinazioni cultivar/portainnesto sono state applicate 4 diverse forme di allevamento: Vogel central leader (VCL), super slender axe (SSA), upright fruiting offshoots (UFO) e Kym Green bush (KGB). Lo studio ha quindi valutato l'impatto della combinazione di questi portinnesti con i sistemi di allevamento sulla qualità e sulla resa dei frutti.
È stato osservato che il portainnesto ha avuto un impatto significativo sulla qualità dei frutti e sulla crescita vegetativa dell'albero, e che gli alberi innestati sui portainnesti semi-vigorosi Krymsk 5 e Gisela 6 hanno mostrato una crescita maggiore rispetto a quelli innestati sul portainnesto seminanizzante Piku 1.
È stato accertato che il sistema di allevamento ha avuto un impatto sulla crescita vegetativa dell'albero, con il maggiore sviluppo vegetativo osservato negli alberi allevati a VCL. La dimensione dei frutti invece non è stata influenzata in modo significativo dai portainnesti considerati mentre gli alberi innestati con i portainnesti Piku 1 e Krymsk 5 hanno prodotto frutti con una colorazione più intensa.
Gli alberi allevati con i sistemi VCL e SSA hanno prodotto i frutti più grandi e gli alberi innestati con il portainnesto Gisela 6 hanno mostrato i frutti più sodi. La ciliegia è un'eccellente fonte di composti bioattivi, tra cui zuccheri, acidi organici, vitamine, antiossidanti, composti fenolici e flavonoidi. Questi composti contribuiscono in modo significativo allo sviluppo di attributi di qualità come il gusto, il sapore e il colore e sono anche cruciali nel determinare il valore del frutto per la salute degli esseri umani.
La gestione colturale, i fattori ecologici, il portainnesto e la cultivar influenzano la variazione della concentrazione di questi composti bioattivi. I risultati delle analisi biochimiche indicano che il portainnesto non ha esercitato un'influenza statisticamente significativa sul contenuto di vitamina C.
Tuttavia, i frutti raccolti da alberi innestati con il portainnesto Piku 1 hanno mostrato il più alto contenuto di fenoli. Invece, i frutti prodotti con il portainnesto Krymsk 5 hanno mostrato la maggiore attività antiossidante. I risultati di questo studio rendono bene l’idea di come ogni variabile abbia delle ripercussioni (diverse) sulla qualità dei frutti.
A complicare ulteriormente questo quadro, si aggiungono gli effetti indotti dalla combinazione di più variabili. Quale scegliere? La risposta dovrà essere adattata, di volta in volta, in base alle condizioni presenti.
Fonte: Aglar, E., Ozturk, B., Saracoglu, O. et al. Rootstock and Training Effects on Growth and Fruit Quality of Young ‘0900 Ziraat’ Sweet Cherry Trees. Applied Fruit Science 66, 61–70 (2024). https://doi.org/10.1007/s10341-023-01015-2.
Melissa Venturi
Università di Bologna (IT)
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