L'innesto è una pratica comunemente utilizzata nel campo dell'orticoltura, impiegata principalmente per gestire la crescita delle piante, aumentare la resa e la qualità dei frutti e migliorare la resistenza delle piante alle sfide biotiche e abiotiche. In effetti, l'utilizzo del portainnesto Gisela 6, riconosciuto per le sue maggiori caratteristiche nanizzanti rispetto ai portainnesti comunemente utilizzati in Cina, facilita il raggiungimento di una maggiore resa delle colture.
Ciò può essere attribuito alla maggiore abbondanza di gemme floreali, che di conseguenza si traduce in un maggior carico di frutti. I ricercatori dell’Accademia di Agricoltura e Scienze Forestali di Pechino (Cina) hanno analizzato l’espressione genica in funzione del portainnesto adottato.
Xuwei Duan
Per questo studio sono state usate le combinazioni Tieton/Landing 2 e Tieton/Gisela 6 analizzando piante di 4 anni. Grazie a questo studio si è giunti ad identificare il gene PaMYBF e allo stesso tempo si è notato come l'espressione di PaMYBF sia risultata significativamente più elevata nel tessuto floematico della marza quando è stata innestata sul portainnesto Gisela 6.
I primi risultati hanno confermato la correlazione tra l'espressione di questo particolare gene e il processo di fioritura. L'analisi del trascrittoma ha rivelato notevoli variazioni nei modelli di espressione dei geni associati agli ormoni nelle varie combinazioni di portainnesti e marze.
In questo studio si è anche constatato come l’espressione del gene PaMYBF possa essere aumentata grazie all’applicazione esogena di fitormoni come i jasmonati. Le ripercussioni di questa maggior espressione genica dovrebbero ripercuotersi favorevolmente su numero di gemme a fiore, ma attualmente bisogna continuare a condurre studi mirati per meglio comprendere questo fenomeno.
Fonte: Xuwei Duan, Rootstock induced PaMYBF participating floral bud formation in sweet cherry, IX International Cherry Simposium, https://2021.cherries.org.cn/replayEn.html
Immagini: IX International Cherry Simposium
Melissa Venturi
Università di Bologna (IT)
Cherry Times - Tutti i diritti riservati