Le ciliegie sono classificate come frutti altamente deperibili, poiché il loro deterioramento è causato non solo da cambiamenti fisio-chimici ma anche da microrganismi. Specie come Monilia spp., Botrytis cinerea e Penicillium expansum sono i funghi che maggiormente causano marcescenze sulle ciliegie.
Attualmente, l'uso del fludioxonil (Scholar®, Syngenta) è autorizzato in post-raccolta ma un numero crescente di prove mette in dubbio la sua classificazione come "a rischio ridotto" e la comunità scientifica ne chiede una rivalutazione. Di conseguenza, si stanno esplorando possibili soluzioni alternative.
Ad esempio, i trattamenti con raggi gamma su "0900 Ziraat" e con raggi ultravioletti su "Takdaneh Mashhad" e "Van" hanno prevenuto la perdita di qualità e migliorato il colore delle ciliegie stimolando l'accumulo di antociani. L'applicazione di rivestimenti commestibili su 'StarKing', 'Sweetheart' e 'Ferrovia' si è dimostrato efficace nel ridurre la proliferazione fungina, la respirazione dei frutti e la loro perdita di peso, oltre che nel salvaguardarne i composti fitochimici.
Inoltre, è stata stabilita l'efficacia dell'implementazione di agenti di biocontrollo in post-raccolta per mitigare la degradazione fungina nel ciliegio. Un altro approccio alternativo è il confezionamento passivo in atmosfera modificata (modified-atmosphere packaging, MAP).
Questo metodo consente di ottenere un'elevata umidità relativa, basse concentrazioni di ossigeno ed elevate concentrazioni di anidride carbonica. Ritardando la maturazione e riducendo la perdita di peso e il decadimento, gli interventi MAP preservano gli attributi qualitativi, tra cui la composizione, i parametri cromatici, la consistenza e le qualità sensoriali.
L'indagine su alternative nuove e sicure ha dimostrato che l'integrazione di agenti di biocontrollo con il confezionamento passivo in atmosfera modificata rappresenta un approccio potenzialmente efficace per prolungare la qualità della frutta. L'obiettivo dello studio condotto dai ricercatori dell’università di Estremadura e del centro di ricerca scientifica e tecnologica di Estremadura (Spagna) è stato quindi quello di valutare l'impatto della MAP in combinazione con due lieviti antagonisti, Pichia kudriavzevii (PK18) e Metschnikowia pulcherrima (L672), sulla conservabilità delle ciliegie.
In questo studio, la qualità della frutta, le analisi microbiologiche e fisico-chimiche dei lotti trattati con i lieviti antagonisti sono state confrontate con quelle di un lotto privo di lieviti e trattato con fludioxonil. Le caratteristiche fisico-chimiche e la composizione atmosferica hanno presentato valori comparabili tra i vari campioni per tutto il periodo di frigo-conservazione, mostrando come i MAP possano rappresentare una valida alternativa al trattamento con Scholar®.
Per quaranta giorni, infatti, la qualità delle ciliegie "Burlat" conservate in MAP (-1,5 kPa O2,-9 kPa CO2) a 2 °C è stata adeguatamente mantenuta. Risultati simili sono stati osservati quando i MAP è stata combinata con i lieviti antagonisti P. kudriavzevii PK18 e M. pulcherrima L672.
Questo maggiore controllo del deterioramento microbiologico è stato ottenuto grazie all'utilizzo della MAP. Non sono state rilevate variazioni degne di nota negli attributi qualitativi delle ciliegie trattate con questi lieviti antagonisti.
Lo stesso effetto di controllo del deterioramento è stato osservato durante la shelf-life a 25 °C per due giorni; pertanto, in condizioni di temperatura elevata e atmosfera aerobica, gli agenti di biocontrollo sono in grado di prolungare ulteriormente la conservabilità delle ciliegie confezionate in atmosfera modificata.
Fonte: Cabañas C. M., Hernández A., Serradilla M. J., Moraga C., Martín A., de Guía Córdoba M., and Ruiz-Moyanoa S., Journal of The Science of Food and Agriculture, 2023. https://onlinelibrary.wiley.com/doi/pdf/10.1002/jsfa.12532
Foto: Springer Link
Melissa Venturi
Università di Bologna (IT)
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