Suoli carsici e microclima: come Makarska (Croazia) eccelle nella produzione bio di amarene e olive

27 giu 2025
16

L’altopiano di Makarska, nel sud della Croazia, è caratterizzato da un microclima specifico e da suoli estremamente rocciosi, elementi che distinguono la produzione agricola di questa zona rispetto al resto del Paese. Questi due fattori creano condizioni uniche per un’agricoltura sostenibile e biologica.

In seguito a una visita tecnica organizzata nell’ambito del progetto OrganicAdviceNetwork, questo articolo presenta approfondimenti su come tali caratteristiche naturali contribuiscano alla produzione biologica di olivi e della varietà locale di amarena – la Marasca.

Il microclima deriva dalla commistione di influenze mediterranee e continentali, che genera venti frequenti, in particolare la “bura”, capace di bloccare l’aria fredda continentale favorendo inverni miti ed estati calde.

Tali condizioni sono ideali per l’agricoltura biologica e contribuiscono a limitare l’urbanizzazione dei terreni. Inoltre, il suolo carsico e roccioso della regione consente interventi meccanici minimi, preservando la struttura del suolo e riducendo la necessità di prodotti esterni per la difesa delle piante, migliorando così la qualità del suolo.

Suolo, calcare e resilienza

Nonostante la scarsa presenza di sostanza organica, questi terreni risultano fertili per olivi e amarene. Le radici profonde evitano ristagni d’acqua, mentre l’elevato contenuto di calcare fornisce minerali essenziali, rendendo il suolo bilanciato, accessibile dal punto di vista minerale e non tossico.

In questo contesto, la fertilità è sinonimo di resilienza, cicli nutritivi lenti ed equilibrio naturale, più che di un alto contenuto di azoto. Il mix tra suolo roccioso ricco di calcare e microclima ventoso favorisce la qualità del suolo, prevenendo la compattazione e sostenendo un ecosistema stabile e a basso input, ideale per coltivazioni di lungo termine.

La regione di Makarska fa parte del sistema carsico dinarico, caratterizzato da rocce calcaree e da condizioni climatiche mediterranee. Questi ambienti carsici si formano attraverso la lenta dissoluzione delle rocce carbonatiche, dando origine a una topografia accidentata e a suoli che impiegano millenni per accumulare pochi millimetri di fertilità.

Il profilo del suolo è composto da terreni sottili e rocciosi, con zone più profonde di Terra Rossa, una terra ricca di argilla e con elevata capacità di trattenere nutrienti. Questi suoli sono spesso poco profondi, sassosi e soggetti a siccità, erosione e lisciviazione.

Agricoltura biologica e pratiche locali

Le fratture delle rocce accelerano il drenaggio, il che è favorevole per colture tolleranti alla siccità ma comporta perdita di acqua e sostanza organica. Le pendenze, se prive di copertura vegetale, possono subire erosioni fino a 32 t/ha all’anno.

Mantenere l’integrità del suolo richiede strategie d’uso attente e sensibilità ecologica. Durante la visita tecnica del progetto OrganicAdviceNetwork, organizzata da SEASN, sono state presentate due aziende biologiche locali: Jurin Dvor (olio) e Terra Marascae (amarene).

Gli agricoltori e i consulenti locali hanno illustrato le caratteristiche del territorio, le tecniche produttive e le sfide della zona.

Il tratto dominante della regione di Makarska è il terreno roccioso. I due agricoltori hanno superato la sfida di coltivare olivi e amarene in questo tipo di suolo.

Adattamento delle colture

I suoli carsici pongono limiti sia fisici che chimici alla fertilità. I profili del suolo raramente superano i 50 cm di profondità a causa della bassa quantità di residuo insolubile rilasciato dal lavaggio del calcare.

Inoltre, le radici non penetrano profondamente, la ritenzione idrica è scarsa, e la carenza di sostanza organica porta a una ridotta disponibilità di azoto e fosforo. Il pH è alcalino (7,5–8,0), il che aggrava i problemi di disponibilità nutritiva.

La sostanza organica è solitamente bassa (76–116 g/kg) e localizzata solo nelle depressioni del terreno, dove l’attività microbica è fragile. Tuttavia, calcio e magnesio sono presenti in abbondanza.

Il fosforo tende a formare composti insolubili, mentre il potassio è marginale e spesso integrato tramite fertilizzazioni fogliari. Per questo, le due aziende adottano pratiche gestionali sostenibili.

Gestione del terreno e colture tradizionali

Hanno anche individuato zone con presenza di poca ma pregiata terra organica sotto lo strato di pietre, oppure hanno riportato terra fertile da fuori. L’intervento sul suolo è minimo e limitato all’uso di frantumatori di pietre.

Il polverino generato da queste macchine ha anche un effetto repellente sui parassiti, contribuendo alla difesa delle piante.

Le colture tradizionali come l’olivo e l’amarena Marasca si sono adattate a queste condizioni carsiche. L’olivicoltura richiede investimenti iniziali significativi: il produttore di Jurin Dvor ha dovuto rimuovere rocce superficiali e importare terreno.

Una volta sistemato il campo, varietà autoctone come l’Oblica e straniere come il Leccino (Italia) hanno mostrato buona adattabilità. Tuttavia, il successo del frutteto dipende molto dall’irrigazione, poiché il drenaggio rapido provoca stress idrico.

Caratteristiche della Marasca

Secondo alcuni studi, l’irrigazione può aumentare la resa in olio fino al 74%, in particolare con tecniche di irrigazione a deficit controllato.

Per quanto riguarda le amarene, la varietà Marasca si distingue per la sua adattabilità alle difficili condizioni della regione. Si tratta di un frutto piccolo, scuro, con un grado zuccherino molto elevato (oltre 30°Brix) e una ricca presenza di antiossidanti e melatonina – la più alta tra le varietà di ciliegie.

Il profilo aromatico intenso la rende ideale per il consumo fresco e per la trasformazione. Queste qualità dipendono fortemente dall’ambiente di coltivazione.

La Marasca cresce meglio in suoli sabbiosi e leggermente acidi, ma riesce a svilupparsi bene anche in depressioni carsiche con suolo Terra Rossa più profondo. Qui si ottengono livelli più elevati di antociani e polifenoli.

Ruolo del microclima

L’irrigazione è cruciale nelle fasi iniziali, mentre in età adulta, grazie al microclima favorevole, diventa necessaria solo nei periodi di siccità. È importante anche il controllo dell’erosione attraverso terrazzamenti e copertura erbosa.

Il clima mediterraneo, con estati secche e luminose, è influenzato dal mare Adriatico e da venti locali come la bura. Il clima continentale porta invece estati calde, inverni freddi e sbalzi termici marcati.

A Makarska, questi due climi si incontrano, creando condizioni ottimali per la coltivazione. Per l’olivo, il sole stimola la fotosintesi e la biosintesi dell’olio, mentre le escursioni termiche giornaliere favoriscono l’accumulo di zuccheri e polifenoli, migliorando la qualità dell’olio.

La vicinanza al mare riduce il rischio di gelate, mentre la bura limita le malattie abbassando l’umidità. Tuttavia, per le amarene, la bura può essere un’arma a doppio taglio: se da un lato riduce malattie e umidità, dall’altro può causare danni da freddo durante la fioritura precoce di aprile.

Sostenibilità e sfide climatiche

Gli agricoltori hanno sottolineato l’importanza della combinazione climatica: la miscelazione dell’aria dovuta alla bura crea condizioni ventose per circa 18 ore al giorno, limitando la presenza di parassiti e malattie. Questo rende la zona ideale per la produzione biologica.

Tuttavia, hanno anche segnalato le sfide del cambiamento climatico, in particolare la fioritura precoce dovuta all’aumento delle temperature, che espone le piante a rischi di gelate tardive e perdite di produzione.

In sintesi, il suolo carsico della regione di Makarska – poco profondo, roccioso, con bassa sostanza organica – rappresenta una sfida alla coltivazione. Tuttavia, grazie all’adattamento degli agricoltori e all’interazione con un microclima unico, si sono create condizioni favorevoli per la produzione biologica di olive e amarene.

I terreni rocciosi limitano l’erosione, il vento riduce le malattie, e la gestione sostenibile contribuisce alla qualità del prodotto finale, che si distingue per gusto e composizione chimica, rendendolo unico nel suo genere.

Fonte: stratusproject.eu

Fonte immagine: Marascae 

Urban Hrovatič , Domagoj Gorup
Rete di servizi di consulenza per l'Europa sudorientale (SEASN), Zagabria, Croazia


Italian Berry - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Fitoregolatori e biostimolanti: le soluzioni di UPL per la produzione di ciliegie

Qualità

06 ago 2024

Questa linea comprende Biozyme TF, un fitoregolatore naturale, componente della strategia "Calibre Solution", che, insieme a Dropper 5% SC, un regolatore di crescita a base di citochinine, genera un'importante sinergia che spiega i risultati costanti ottenuti con il suo utilizzo.

Cambiamento climatico e innovazione varietale al centro di Cherry Expo 2024

Eventi

08 gen 2025

Durante la Cherry Expo, organizzata dall'Università di Talca e dalla società ANA Cile, sono state presentate varietà innovative che cercano di soddisfare un consumatore esigente e una logistica unica, segnata dalla distanza dal mercato asiatico.

In evidenza

Suoli carsici e microclima: come Makarska (Croazia) eccelle nella produzione bio di amarene e olive

Tipicità

27 giu 2025

L’agricoltura biologica a Makarska (Croazia) si distingue grazie a suoli carsici ricchi di calcare e a un microclima ventoso e stabile. Questi fattori naturali rendono la regione ideale per coltivare olivi e amarene Marasca di qualità in un ecosistema sostenibile e resiliente.

Intelligenza artificiale e deep learning per classificare le ciliegie in Turchia

Post-raccolta​

27 giu 2025

Uno studio dell’Università Burdur Mehmet Akif Ersoy in Turchia migliora la classificazione delle ciliegie tramite YOLOv8 e deep learning. L’approccio consente un’identificazione precisa delle varietà direttamente sull’albero, ottimizzando raccolta, qualità ed esportazione.

Tag Popolari