La compatibilità d’innesto è un importante attributo nella coltivazione degli alberi da frutto, ciliegio compreso. Il problema dell’incompatibilità deriva soprattutto dalle differenze genetiche tra nesto e portinnesto, che portano ad un basso tasso di successo degli innesti con conseguente salute compromessa dell'albero.
Per approfondire maggiormente questi aspetti, un recente studio condotto da ricercatori iraniani ha valutato le previsioni di compatibilità o incompatibilità di innesto sul ciliegio con le tecniche di “associazione degli internodi” (internode association) e di “fusione del callo” (callus fusion). Lo scopo dello studio era di trovare marcatori affidabili per il rilevamento precoce dell'incompatibilità, migliorando così l'efficienza ed il tasso di successo degli innesti su ciliegio.
Lo studio ha valutato quattro cultivar di ciliegio (“Bing”, “Takdaneh”, “Siyah Mashhad” e “Adli”) innestate su quattro diversi portinnesti (“Gisela 5”, “Gisela 6”, “Mahaleb” (M-168) e “GF 305”). Nell'esperimento con la tecnica di “associazione di internodi”, sono stati misurati: il tasso di successo degli innesti, il contenuto fenolico, l'attività della perossidasi e l'accumulo di amido nella zona dell’innesto.
L'esperimento di “fusione del callo”, invece, si è concentrato sulla compatibilità e la formazione di callo tra il portinnesto ed il nesto.
I risultati hanno mostrato differenze significative nella percentuale di successo degli innesti, nel contenuto fenolico e nell'attività della perossidasi tra le diverse combinazioni di portinnesto-cultivar. In particolare, il portinnesto “GF 305”, noto per la sua incompatibilità, ha registrato il minor tasso di successo su tutte le cultivar saggiate; mentre “Gisela 6”, ha mostrato la più alta percentuale di successo, in particolare con le cultivar “Siyah Mashhad” e “Bing”.
Lo studio ha rilevato una forte correlazione tra i tassi di successo degli innesti e i marcatori biochimici analizzati. Nei casi di incompatibilità d’innesto, si è osservato un aumento del contenuto totale di fenoli e dell'attività della perossidasi, mentre il contenuto di amido non ha mostrato una relazione chiara.
I risultati suggeriscono che i composti fenolici e l'attività della perossidasi possono servire come indicatori precoci di incompatibilità d’innesto sul ciliegio. L'aumento di questi marcatori biochimici è correlato con una diminuzione del successo dell'innesto, rendendoli affidabili per uno screening preventivo.
Inoltre, la tecnica della fusione del callo è stata evidenziata come un metodo rapido ed efficace per prevedere la compatibilità d’innesto. Questa tecnica consiste nell'osservare la fusione e la crescita dei tessuti del callo dal nesto e dal portinnesto; gli innesti compatibili mostrano una fusione riuscita, mentre quelli incompatibili no.
In conclusione, lo studio fornisce informazioni utili sui meccanismi biochimici alla base della compatibilità d’innesto su ciliegio e offre strumenti pratici per migliorarne il successo. Utilizzando il contenuto fenolico e l'attività della perossidasi come marcatori, insieme alla tecnica della fusione del callo, si possono fare degli screening preventivi per prevedere con maggiore precisione la compatibilità o incompatibilità degli innesti.
Questo approccio può migliorare l'efficienza di produzione delle piante di ciliegio, ed allo stesso tempo, contribuisce a comprendere meglio il fenomeno dell'incompatibilità d’innesto negli alberi da frutto.
Fonte: Jalali, A., Moghaddam, E.G. & Marjani, A. (2024). Early detection of graft incompatibility in sweet cherry by internode association and callus fusion techniques. Plant Cell Tiss Organ Cult 156, 47. https://doi.org/10.1007/s11240-023-02663-8.
Immagine: SL Fruit Service
Andrea Giovannini
Università di Bologna (IT)
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