Prime vespe asiatiche in Olanda contro la Drosophila suzukii

03 set 2025
1564

Una novità dal forte impatto per l’agricoltura europea: i ricercatori della Wageningen University & Research (WUR) hanno avviato in Olanda i primi rilasci controllati di Ganaspis kimorum, una minuscola vespa proveniente dall’Asia, per contrastare la diffusione della Drosophila suzukii, moscerino invasivo che da anni mette in crisi i frutticoltori.

Biocontrollo naturale: arriva Ganaspis kimorum

A partire dalla primavera 2025, gli entomologi della WUR hanno cominciato a introdurre, in aree selezionate del centro dei Paesi Bassi, esemplari della vespa Ganaspis kimorum. Questo insetto, importato dalla Svizzera e allevato nei laboratori di Randwijk, è un nemico naturale della Drosophila suzukii nei suoi habitat asiatici.

I primi rilasci sono stati effettuati in ambienti ricchi di more selvatiche e frutti maturi, habitat ideali per le larve della suzukii.

L’obiettivo è che le vespe si riproducano proprio all’interno delle larve della mosca e si diffondano progressivamente, contribuendo a una riduzione naturale della popolazione del parassita.

Il piano prevede rilanci graduali fino al 2026, in diverse località del paese.

Una lunga preparazione e un’autorizzazione rigorosa

Come sottolinea Herman Helsen, uno dei ricercatori coinvolti, il rilascio di insetti non autoctoni è soggetto a regolamenti stringenti.

Prima dell’approvazione, avvenuta all’inizio del 2025, Ganaspis kimorum è stata sottoposta a studi approfonditi in Svizzera e in altri paesi, per garantirne la sicurezza ecologica: la vespa attacca esclusivamente le larve della suzukii e non danneggia le specie autoctone.

Un problema globale partito dall’Asia

Originaria dell’Estremo Oriente, la Drosophila suzukii è approdata in Europa nel 2008, portata dal commercio di frutta. In Olanda è stata rilevata per la prima volta nel 2012.

A differenza delle nostre comuni drosofile, che si nutrono di frutta marcia, la suzukii depone le uova in frutti ancora integri, come ciliegie, fragole e lamponi.

Le larve si sviluppano all’interno del frutto, rendendolo immangiabile.

Il clima olandese, umido e con inverni miti, ha favorito una proliferazione veloce, trasformando la suzukii in una delle principali minacce per la frutticoltura.

Un'arma su misura per una preda sfuggente

Le vespe europee non sono in grado di contrastare efficacemente questa mosca: cercano le loro prede a terra, dove si trovano le larve delle specie locali.

Ma le larve di suzukii si sviluppano in frutti ancora appesi, inaccessibili alle vespe native.

Inoltre, possiedono un sistema immunitario capace di neutralizzare le uova delle vespe europee.

Ganaspis kimorum, invece, è perfettamente adattata: cerca attivamente frutti maturi ancora sulle piante, individua le larve al loro interno grazie ad antenne e ovopositore, e vi depone le uova.

Il risultato? La larva di suzukii viene trasformata in un bozzolo da cui nascerà una nuova vespa, non una nuova mosca.

Adattabilità e prospettive future

La speranza dei ricercatori è che Ganaspis kimorum riesca a sopravvivere in Olanda anche durante l’inverno, grazie alla somiglianza climatica con le sue aree d’origine asiatiche.

I rilasci vengono effettuati in luoghi dove la presenza costante di frutta matura garantisce una popolazione stabile di suzukii.

Nei prossimi mesi si monitorerà la capacità di insediamento della vespa e il suo impatto sulla dinamica delle popolazioni della mosca.

Un passo avanti verso un’agricoltura più sostenibile

“Non è una soluzione miracolosa, ma un’importante svolta,” afferma Helsen. “La Drosophila suzukii è riuscita ad espandersi globalmente grazie all’assenza di antagonisti naturali. In Olanda esistono oltre 50 piante ospiti, rendendo il controllo estremamente difficile.

Con l’introduzione di Ganaspis kimorum, si punta a ridurre l’incremento della popolazione e, di conseguenza, la pressione sulla frutticoltura.”

WUR sta già studiando, insieme all’azienda Koppert, la possibilità di allevare queste vespe su scala industriale, in modo efficiente e accessibile.

Il loro impiego diretto nei frutteti potrebbe diventare una componente chiave della difesa integrata, come già avviene con successo in serra per altre colture.

Fonte: nfofruit.nl

Fonte immagine: NFO


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Ritratto di un breeder di ciliegie dolci: Gregorio Lopez-Ortega

Breeding

18 gen 2024

In questo articolo José Quero García, membro del comitato tecnico-scientifico di Cherry Times, ha intervistato Gregorio Lopez-Ortega, breeder presso l'azienda cilena Hortifrut.

Nuove varietà precoci di alta qualità: la serie Meda®

Varietà

01 mag 2023

Le varietà di ciliegio serie Meda® sono di proprietà della International Varieties Unlimited (IVU), società nata nel 2010 da una joint venture tra un’azienda americana operante nel miglioramento genetico ciliegio, la Proprietary Fruit Varieties (CA USA) del compianto Marvin Nies.

In evidenza

Il modello cileno e le prospettive di crescita del ciliegio in Perù

Produzione

12 dic 2025

Negli ultimi dieci anni il Cile ha trasformato la ciliegia in un prodotto di export premium, raggiungendo oltre US$ 1.800 milioni grazie a clima favorevole, tecniche avanzate e domanda cinese. Le aree altoandine peruviane mostrano potenziale, ma richiedono infrastrutture e strate

Trattamenti pre-raccolta con chitosano e acido salicilico per migliorare la qualità e la conservabilità delle amarene

Qualità

12 dic 2025

Uno studio ucraino ha dimostrato che un trattamento pre-raccolta con chitosano e acido salicilico prolunga fino a 30 giorni la conservazione delle amarene, riducendo perdita di peso, difetti e contaminazioni microbiche. Migliora shelf life e qualità commerciale dei frutti.

Tag Popolari