Il Centro Studi Post-raccolta (CEPOC) sta conducendo nuovi studi sull'uso dell'atmosfera controllata nelle ciliegie.
Per mantenere la qualità delle ciliegie il più a lungo possibile, è necessario conoscere le caratteristiche del frutto. Nel caso delle ciliegie, si tratta di frutti non climaterici, con un tasso di respirazione moderato (10-20 mg di CO2 Kg-1 h-1 a 5°C) e un tasso di produzione di etilene molto basso (<0,1 μL C2H4 Kg-1 h-1 a 20°C).
Questo frutto non è sensibile ai danni da raffreddamento, quindi la sua temperatura di conservazione ottimale è di 0°C (Kader, 2007). La temperatura di conservazione è il fattore principale che permette di prolungare o accorciare la vita post-raccolta del frutto, quindi è importante mantenere una buona catena del freddo durante il trasporto e la commercializzazione.
Le basse temperature, vicine a 0°C, riducono l'attività metabolica dei frutti, nonché i tassi di respirazione e di produzione di etilene, ritardando la senescenza e prolungando la durata di conservazione. D'altra parte, l'umidità relativa (RH) è importante per mantenere la qualità visiva delle ciliegie, in quanto è il principale fattore associato alla perdita di peso, in particolare del pedicello.
Un'altra tecnica per prolungare la durata di conservazione delle ciliegie consiste nel mantenerle in concentrazioni gassose che ne favoriscano la conservazione durante il trasporto. L'atmosfera controllata (CA) è una tecnologia che consente di collocare i frutti in contenitori e di iniettare una concentrazione di gas diversa da quella dell'aria (21% di O2 e 0% di CO2).
La diminuzione della concentrazione di O2 e, a sua volta, l'aumento della concentrazione di CO2 producono una riduzione dell'attività metabolica dei frutti, riducendone il tasso respiratorio e la produzione di etilene, che ne prolunga la vita post-raccolta.
La tecnologia scelta per il trasporto dei frutti deve essere in grado di mantenere determinate caratteristiche delle ciliegie dall'origine alla destinazione. Tra le principali variabili di interesse che influenzano la qualità delle ciliegie vi sono: la perdita di peso, la disidratazione, la compattezza, il colore, la marcescenza e i disturbi fisiologici (Goulas et al., 2015). Al fine di mantenere le condizioni delle ciliegie (qualità ottimale per i mercati di destinazione) per il tempo desiderato, l'uso della CA diventa una tecnica utile.
Considerando tutti questi aspetti e nell'ambito del Progetto PTEC: Postharvest and fruit quality in Cherry, il suo vicedirettore, il dottor Victor Escalona, accademico dell'Università del Cile (UCHILE) e direttore del Centro di Studi sul Post-raccolta (CEPOC), sta conducendo uno studio sull'uso di atmosfere controllate nella conservazione delle ciliegie, in collaborazione con la società di logistica danese Maersk.
In cosa consiste questo studio?
L'effetto del CA sarà valutato sulla varietà Regina raccolta in tre diversi stadi di maturazione: Rosso chiaro (C1), Mogano rosso (C2) e Mogano scuro (C3). Il monitoraggio sarà effettuato in tutti e tre gli stadi di maturazione, poiché di solito quando i frutti sono molto maturi la CA ha una risposta bassa o nulla.
A tal fine, sono stati inviati in Cina dei container con due concentrazioni di CA (AC1 e AC2) più un controllo in atmosfera modificata (AM1) come trattamenti, in cui saranno valutati i frutti delle tre fasi di maturazione sopra citate. Va notato che i container Maersk sono arrivati a destinazione in Cina il 25 gennaio, dove sono stati aperti e sono state effettuate valutazioni della qualità dei frutti in punti strategici del container.
Contemporaneamente, è stata realizzata una replica dello studio presso il CEPOC, dove le ciliegie saranno conservate per 35 e 42 giorni a 0°C, più 3 giorni a 10ºC, simulando la shelf life e il periodo di commercializzazione. Le analisi da valutare saranno: Perdita di peso, disidratazione del peduncolo, vaiolatura, imbrunimento interno, solidi solubili, acidità, compattezza, colore della polpa e della buccia.
Vale la pena menzionare che verrà effettuata una seconda prova con l'azienda Geofrut, in cui uno dei contenitori sarà dotato di aria con AM (AM1) e l'altro con AC1 (sacco perforato).
Il dott. Escalona commenta che oggi l'atmosfera controllata non è utilizzata nel trasporto delle ciliegie, quindi questo studio mette alla prova nuove tecnologie ecologiche, in quanto valuterà diverse combinazioni di gas che, in aggiunta ad altre tecniche, non solo prolungheranno la durata di conservazione della frutta, consentendole di raggiungere destinazioni più lontane, ma ridurranno anche la quantità di chilogrammi di imballaggi in plastica.
Fonte: Centro Fruticultura Sur
Immagini: Centro Fruticultura Sur
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