La crescente domanda di produzioni frutticole a basso impatto ambientale e le nuove normative che favoriscono i sistemi più sostenibili, hanno reso i biostimolanti strumenti interessanti per i frutticoltori.
Un recente studio condotto nel sud-est della Spagna ha messo a confronto due diversi programmi di gestione con utilizzo di biostimolanti su ciliegio dolce, in particolare su due varietà di interesse commerciale “Nimba” e “Red Pacific”.
L’obiettivo era valutare efficacia e potenzialità del sistema biologico rispetto ad uno convenzionale, analizzando gli effetti su fioritura, sviluppo e qualità del frutto.

Utilizzo dei biostimolanti
Il protocollo del sistema biologico prevedeva l’impiego di un unico prodotto biostimolante certificato, Lombrico® SET, a base di estratti di alghe, aminoacidi e carboidrati di origine vegetale.
Il sistema convenzionale, invece, si basava su tre prodotti biostimolanti commerciali comunemente utilizzati in cerasicoltura: Maxi-Grow Excel®, Equilibrium® ed Exelgrow®.
Entrambi i sistemi sono stati confrontati con un controllo non trattato. I biostimolanti sono stati applicati in dodici trattamenti durante le fasi di fioritura e maturazione, in condizioni reali di campo, per un periodo di 68 giorni.
Effetti sulla fioritura e maturazione
Entrambi i sistemi hanno favorito la rottura delle gemme e migliorato la fioritura, accelerando la maturazione dei frutti.
Questo effetto è riconducibile alla presenza di fitormoni naturali negli estratti di alghe, che stimolano importanti processi fisiologici come la differenziazione a fiore, la regolazione della crescita e l’accumulo di zuccheri.
In particolare, il sistema biologico ha mostrato un anticipo della fioritura e della maturazione, con il vantaggio di poter anticipare la raccolta, un aspetto strategico per i produttori che puntano ai mercati precoci.
Sotto il profilo qualitativo, entrambi i sistemi hanno determinato un aumento della percentuale di frutti di prima categoria ed una riduzione dei frutti non commercializzabili, che si traduce in un incremento della redditività aziendale.
Vantaggi qualitativi del biologico
L’eEetto è stato particolarmente evidente nel sistema biologico, che ha aumentato la quota di frutti di calibro e qualità superiore, migliorando anche parametri organolettici come colore, acidità titolabile, indice di maturazione e succosità.
Dal punto di vista dei composti, lo studio ha evidenziato un incremento dei carboidrati (glucosio, fruttosio e sorbitolo) ed un aumento dell’acido ossalico, noto per il suo ruolo protettivo nella fase post-raccolta.
Inoltre, per quanto riguarda i fenoli, il sistema biologico ha aumentato significativamente i livelli di acido clorogenico e naringina in entrambe le varietà, sostanze con proprietà antiossidanti e valore nutraceutico.
Interessante la risposta diEerenziale della cianidina-3-O-rutinoside, che ha raggiunto valori più elevati nel sistema biologico in “Red Pacific” e nel convenzionale per “Nimba”, evidenziando il ruolo delle interazioni varietà x trattamento.
Prospettive e conclusioni
In conclusione, i ricercatori sottolineano come l’utilizzo di biostimolanti, sia in agricoltura convenzionale che biologica, rappresenti una strategia efficace per coniugare maggiore sostenibilità e produttività.
La possibilità di anticipare la maturazione e migliorare la qualità organolettica dei frutti, incrementando al contempo la quota di prodotto commerciabile, costituisce un vantaggio economico concreto.
Tuttavia, il valore aggiunto del sistema biologico (Lombrico® SET) è rilevante nei contesti in cui l’utilizzo di input esterni è limitato o regolamentato, come avviene per le coltivazioni biologiche.
In prospettiva, la validazione di questi risultati su più stagioni, varietà e areali produttivi permetterà di consolidare le evidenze e oErire ai cerasicoltori linee guida chiare per l’impiego mirato dei diversi biostimolanti.
Fonte: García-Cano, C., Ferrández-Gómez, B., Sánchez-Sánchez, A., Jordá, J. D., & Cerdán, M. (2025). Enhancing of quality, yield and aromatic profile of sweet cherries: comparison between organic and conventional biostimulant systems. BMC Plant Biology, 25(1), 869. https://doi.org/10.1186/s12870-025-06901-3
Fonte immagine: SL Fruit Service
Andrea Giovannini
Università di Bologna
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