Ciliegie cilene, stagione 2025/26 al bivio: qualità prima dell’export

02 lug 2025
392

La campagna cilena delle ciliegie per il 2025/26 si preannuncia come una delle più complesse degli ultimi anni. Dopo un'annata da record, con circa 120 milioni di casse esportate, il settore si trova a fare i conti con le conseguenze di un’eccessiva produzione, problemi logistici e una crescente pressione sui mercati internazionali.

Sovrapproduzione e crisi logistica

Il boom produttivo della scorsa stagione ha avuto effetti collaterali imprevisti. L’offerta ha superato ampiamente la domanda, soprattutto sul mercato cinese – principale sbocco dell’export – portando a un crollo dei prezzi fino al 50%.

A peggiorare la situazione, un incidente emblematico: il cargo Saltoro, con oltre 1300 container di ciliegie, è rimasto bloccato nel Pacifico, causando ritardi critici durante il capodanno cinese e gravi perdite economiche, compresa la distruzione totale della merce per deterioramento.

Riorganizzare la logistica

La gestione di picchi fino a 6800 container a settimana richiede un potenziamento immediato dell’infrastruttura logistica e del personale specializzato. La mancanza di frigoristi e strutture adeguate sta diventando un collo di bottiglia per l’intero comparto.

Stop alla frutta non competitiva

Per la stagione in corso, gli esperti lanciano un messaggio chiaro: serve rigore nella selezione della frutta destinata all’export. Solo quella che soddisfa elevati standard qualitativi dovrebbe varcare i confini.

Al tempo stesso, diventa cruciale ridurre la dipendenza dalla Cina, puntando su mercati emergenti come Stati Uniti, Europa, India e Medio Oriente. Sebbene in crescita, queste destinazioni non compensano ancora l’egemonia cinese.

Verso una nuova strategia

Come sottolinea anche Víctor Catán, presidente di Fedefruta, l’industria deve ridefinire le proprie priorità. La differenziazione deve passare attraverso la qualità, la sostenibilità ambientale, campagne promozionali mirate e certificazioni unificate.

Un sistema di qualità omogeneo, una pianificazione più accurata delle raccolte e una migliore coordinazione tra tutti gli attori della filiera saranno indispensabili.

Un futuro da ricostruire

Il futuro della ciliegia cilena si gioca su un equilibrio delicato tra volume e valore. Servono investimenti infrastrutturali, supporto istituzionale e, soprattutto, una collaborazione più stretta tra produttori, esportatori, compagnie navali e governo.

Solo così il Cile potrà mantenere la sua leadership globale nel settore e garantire la sostenibilità economica delle sue produzioni.

Fonte: masp-lmneuquen-com

Fonte immagine: Fedefruta


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

L'Università dello Utah (USA) propone un modello tecnologico per il monitoraggio delle rese di amarene durante la raccolta

Gestione

29 mag 2024

Un gruppo di ricerca sta sperimentando un modo più efficiente per monitorare e documentare le rese e la loro variabilità, utilizzando una tecnologia, composta di tre parti collocate su un ricevitore meccanico per la raccolta, per automatizzare il processo.

Strategie di pre-raccolta per diminuire il rischio di cracking

Qualità

19 ago 2024

In una ricerca finanziata dal Governo di Aragona è stata identificata una relazione tra il tasso di cracking e la quantità di flavonoidi presenti nell'epidermide della parte inferiore del frutto. Con l'aumento della quantità di flavonoidi aumenta anche la frequenza del cracking.

In evidenza

Ciliegia del Jerte: 1,3 milioni di kg certificati e nuove varietà in crescita

Tipicità

14 ago 2025

La DOP Cereza del Jerte conclude la campagna 2025 con 1,3 milioni di kg certificati, trainati dalla picota e dall’ingresso di nuove varietà come Lapins, Van e Burlat. Una stagione favorita dal clima, con frutti di alta qualità e un periodo di commercializzazione più lungo.

Ciliegie, genetica e cooperazione: il Perù al centro dell’agenda agroexport

Eventi

14 ago 2025

Agrotrade Perú 2025 ha posto il ciliegio e la genetica frutticola al centro del dibattito. Esperti di Cile e Perù hanno esplorato opportunità per l’agroexport, il ruolo della finanza e la cooperazione binazionale, aprendo nuove prospettive per la frutticoltura peruviana.

Tag Popolari