Situato nell’Asia meridionale, il Pakistan occupa una superficie di 796 095 km² estendendosi tra i 24° e i 37° di latitudine nord e i 61° e i 77° di longitudine est.
La diversità ecologica e geografica di questo paese facilita la coltivazione di una vasta gamma di prodotti frutticoli, tra cui anche la ciliegia dolce.
Nelle regioni temperate del Pakistan si trovano numerose cultivar, che sono coltivate su 2.512 ettari di terreno, con una resa media di 2,42 t/ha.

Produzione e distribuzione
Questa diversità è più evidente nella zona del Gilgit-Baltistan, che rappresenta il 64,77% della produzione totale di ciliegie della nazione.
Seguono il Belucistan e Khyber-Pakhtunkhwa con il 32,92% e il 2,31% rispettivamente.
La coltivazione di una vasta gamma di genotipi di ciliegio dolce è facilitata dall'ambiente unico creato dalle differenti condizioni climatiche lungo i gradienti altitudinali del Gilgit-Baltistan.
Queste condizioni non solo favoriscono la naturale diversificazione dei genotipi di ciliegio, ma estendono anche la stagione della raccolta, che inizia a metà maggio a quote più basse, come a Gilgit, e continua fino ad agosto nella regione superiore dell'Hunza, situata a un'altitudine di 3.000 metri.
Analisi genetica e morfologica
Lo studio, basato su 43 caratteri morfologici standardizzati secondo i descrittori dell’International Board for Plant Genetic Resources (IBPGR) e dell’Unione Internazionale per la Protezione delle Nuove Varietà Vegetali (UPOV), ha rivelato una sorprendente ricchezza genetica.
L’analisi dei componenti principali (PCA) ha messo in luce come i primi dieci componenti spieghino oltre il 74% della variabilità totale.
Tra i tratti più determinanti nella caratterizzazione dei genotipi spiccano l’abito della pianta, la colorazione antocianica dei giovani germogli, la morfologia dei petali e dei frutti, l’aderenza del frutto al peduncolo, il colore e lo spessore della buccia, oltre ad aspetti legati al gusto, come acidità e dolcezza.
Un’ulteriore analisi, condotta attraverso un dendrogramma basato su clustering, ha evidenziato la presenza di due principali gruppi genetici, ulteriormente suddivisi in classi e sottoclassi.
Variazioni genetiche e fenologiche
Curiosamente, solo il 10% circa della variabilità totale è dovuto a differenze tra le classi, mentre quasi il 90% risiede all’interno di esse — un chiaro segnale della ricca eterogeneità genetica presente anche tra individui simili.
Anche i dati quantitativi rafforzano questa osservazione, mostrando ampie variazioni in tratti chiave: dallo spessore dei germogli (8,35–11,21 mm) al diametro dei fiori (26,45–35,08 mm), fino alla dimensione dei frutti (peso tra 5,80 e 9,60 g, altezza tra 19,70 e 28,80 mm).
Variazioni significative sono state riscontrate anche nella lunghezza e larghezza della foglia, nei peduncoli e nei noccioli.
Dal punto di vista
fenologico, tre genotipi — 'Corneta', 'Grace Star' e 'Early Rivers' — si sono distinti per una
maturazione precoce.
Implicazioni agronomiche e prospettive
Questo dato ha implicazioni dirette per l’economia agricola locale: in una regione soggetta a eventi meteorologici tardivi, varietà precoci offrono un vantaggio competitivo sia in termini di resa che di accesso al mercato.
In conclusione, questo studio non solo fornisce una fotografia dettagliata della diversità morfologica del ciliegio dolce nella regione, ma pone anche le basi per futuri programmi di miglioramento genetico.
Le informazioni raccolte rappresentano una risorsa strategica per sviluppare cultivar di alta qualità, adattate alle specifiche condizioni del Gilgit-Baltistan, e per conservare un patrimonio genetico prezioso in un contesto di cambiamenti climatici e pressioni agricole crescenti.
Fonte: Pak. J. Agri. Sci., Vol. 62(3), xxx-xxx; 2025, ISSN (Print) 0552-9034, ISSN (Online) 2076-0906, DOI:10.21162/PAKJAS/25.521
Fonte immagine: ARABNEWS
Melissa Venturi
Università di Bologna
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