Gli oligosaccaridi di alginato sono prodotti di degradazione dell'alginato di sodio, che vengono estratti dalle alghe brune.
Questi composti sono stati ampiamente impiegati in agricoltura come biostimolanti vegetali, poiché hanno una buona attività biologica, robusta stabilità e buona solubilità, che aiutano a regolare lo sviluppo delle piante e migliorare la resistenza delle colture agli stress ambientali.
Attualmente, gli oligosaccaridi di alginato vengono impiegati nella conservazione post-raccolta di frutta e verdura, ma studi precedenti hanno indicato che il trattamento in campo può migliorare, ad esempio, la resistenza del kiwi alle malattie e ridurre l'incidenza e il diametro delle lesioni di Botrytis cinerea durante la conservazione.
Inoltre, si è visto che ha il potenziale di migliorare la resistenza dei frutti di pera agli attacchi fungini modulando i livelli di espressione dei geni correlati alla resistenza, promuovendo le vie di segnalazione dell'acido salicilico e dell'acido jasmonico, e inibendo la degradazione della parete cellulare.
Possibili effetti sulle ciliegie
Oppure ancora, gli oligosaccaridi di alginato hanno contribuito a regolare l'espressione dei geni associati alla degradazione della parete cellulare e alla via di segnalazione dell'acido abscissico per preservare la qualità delle fragole durante la conservazione.
E nelle ciliegie? Questi composti potrebbero essere impiegati per ridurre l’incidenza del cracking, ma fino ad oggi non si sa quale sia l'impatto del trattamento sul cracking dei frutti.
La spaccatura dei frutti è un fenomeno complesso che è influenzato da una moltitudine di fattori.
Attualmente è ampiamente accettato che il cracking dei frutti sia il risultato di pressioni osmotiche variabili, che permettono all'acqua di penetrare velocemente all'interno del frutto.
Fattori ormonali e genetici
Inoltre, ricerche precedenti hanno dimostrato che questo fenomeno è significativamente influenzata dagli ormoni vegetali, tra cui l'acido abscissico e l'acido jasmonico, così come dai geni che codificano per gli enzimi della parete cellulare coinvolti nel suo metabolismo.
All’Università Dalian Minzu (Cina) hanno condotto una ricerca sperimentale applicando gli oligosaccaridi di alginato 10 giorni prima della raccolta, per poi esaminarne l'impatto sul cracking dei frutti provenienti da piante sottoposte a stress idrico.
Successivamente, per comprendere meglio i meccanismi regolatori degli oligosaccaridi di alginato sul cracking dei frutti è stata eseguita l'analisi del trascrittoma.
I risultati hanno indicato che il trattamento con questo prodotto in pre-raccolta ha inibito il cracking dei frutti, riducendo i livelli di pectina solubile (che contribuisce a indebolire le parteti cellulari) in acqua e aumentando i contenuti di pectina solubile in chelato e pectina solubile in carbonato di sodio, specialmente durante il periodo di stress idrico.
Risultati dell'analisi trascrittomica
Secondo l'analisi trascrittomica, la sintesi e la trasduzione del segnale di gibberelline e acido jasmonico sono state trovate associate al trattamento con oligosaccaridi di alginato in pre-raccolta sulla rottura dei frutti durante le fasi iniziali e finali dello stress idrico.
L'espressione dei geni differenzialmente espressi associati al metabolismo della parete cellulare è stata sotto-regolata dopo il trattamento.
26 geni e fattori di trascrizione associati al cracking dei frutti sono stati identificati attraverso l'analisi della rete di co-espressione genica.
Questi geni sono prevalentemente coinvolti nel metabolismo delle specie reattive dell'ossigeno, nel metabolismo della parete cellulare e nel metabolismo energetico, tutti fattori che contribuiscono a ridurre l’insorgenza di cracking nei frutti.
Conclusione sul trattamento pre-raccolta
In conclusione, il trattamento con oligosaccaridi di alginato in pre-raccolta si è dimostrato un approccio promettente per minimizzare il cracking nelle ciliegie dolci.
Fonte: Jiani Xie, Ke Wu, Mingyu Wang, Aili Jiang, Chen Chen, Effects of preharvest alginate oligosaccharides treatment on water stress-induced cracking of sweet cherry fruit, Postharvest Biology and Technology, Volume 223, 2025, 113430, ISSN 0925-5214, https://doi.org/10.1016/j.postharvbio.2025.113430
Fonte immagine: SL Fruit Service
Melissa Venturi
Università di Bologna
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