Gestione del reimpianto di ciliegio: strategie per il controllo dei nematodi

13 gen 2025
397

Il reimpianto di ciliegio può risultare difficile e rappresenta una sfida per gli agricoltori, principalmente a causa della “malattia da reimpianto”. Questa condizione, caratterizzata da una riduzione del vigore e della resa degli alberi, è spesso attribuita alla presenza di nematodi fitoparassiti e altri fattori legati alla qualità del suolo.

Uno studio biennale condotto negli Stati Uniti su due cultivar di ciliegio dolce, “Emperor Francis” e “Ulster”, ha analizzato sei diverse strategie di trattamento del suolo per determinare le migliori soluzioni in termini di crescita degli alberi e gestione dei nematodi.

Tra le strategie analizzate, la fumigazione con una miscela di 1,3-dicloropropene e cloropicrina (Telone® C-35) si è dimostrata particolarmente efficace nel migliorare la crescita iniziale degli alberi.

Questo trattamento ha significativamente aumentato l’area della sezione trasversale del tronco (TCSA) e l’altezza della chioma in entrambe le cultivar. La fumigazione ha anche ridotto drasticamente le popolazioni del nematode Pratylenchus penetrans nel breve periodo, favorendo l’instaurarsi di condizioni ottimali per lo sviluppo delle piante.

Tuttavia, è emerso che l’efficacia della fumigazione diminuisce nel tempo, con un fattore di riproduzione (RF) dei nematodi che torna a salire nel secondo anno. Questo dato suggerisce che la fumigazione, pur essendo utile inizialmente, necessita di essere integrata con altre pratiche per garantire un controllo duraturo.

Un’alternativa è l’uso di fluopyram (Velum® Prime), un nematocida non fumigante che ha dimostrato una maggiore persistenza nel controllo di Pratylenchus penetrans.

Nei due anni dello studio, il fluopyram ha mantenuto un fattore di riproduzione costantemente inferiore a uno, indicando un controllo efficace e duraturo delle popolazioni di nematodi. Inoltre, gli alberi hanno mostrato una crescita comparabile a quelli trattati con Telone® C-35, rendendolo una valida scelta per chi cerca un approccio meno invasivo ma ugualmente efficace.

Gli ammendanti organici, come Dairy Doo®, Seed Starter 101® e la pacciamatura con paglia, hanno prodotto risultati differenti. Sebbene il loro impatto immediato sulla crescita degli alberi sia stato meno marcato rispetto ai trattamenti chimici, questi ammendanti hanno migliorato significativamente la qualità del suolo, aumentando le popolazioni di nematodi che si nutrono di batteri e funghi.

Questi organismi svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere un ecosistema del suolo equilibrato, favorendo la salute generale delle piante. La combinazione di Dairy Doo®, Seed Starter 101® e paglia ha anche mostrato una certa efficacia nel ridurre le popolazioni di Pratylenchus penetrans nel secondo anno, suggerendo che gli ammendanti organici possano offrire benefici a lungo termine, se utilizzati con costanza.

Nonostante i vantaggi, gli ammendanti organici richiedono applicazioni ripetute per mantenere la loro efficacia nel tempo. La loro azione è influenzata da fattori come la temperatura e l’umidità del suolo, che incidono sui tassi di decomposizione e sulla disponibilità dei composti bioattivi nematocidi. Inoltre, la loro capacità di supportare nematodi benefici dipende dalla qualità e dalla quantità di materia organica applicata.

In conclusione, la gestione del reimpianto di ciliegio richiede un approccio integrato che combini trattamenti chimici e organici. Telone® C-35 (miscela di 1,3-dicloropropene e cloropicrina) è ideale per un controllo iniziale rapido ed efficace dei nematodi, mentre Velum® Prime (fluopyram) offre un’opzione più duratura.

Gli ammendanti organici, pur richiedendo maggiori sforzi in termini di applicazioni, contribuiscono a migliorare la salute del suolo e a promuovere la biodiversità. Integrare queste strategie può garantire una maggiore produttività, riducendo al contempo l’impatto sull’ambiente. Ulteriori ricerche dovrebbero concentrarsi sull’ottimizzazione delle combinazioni dei trattamenti per massimizzare i benefici sia agronomici che ecologici.

Fonte: Yaghoubi, A., Yazdani, R., Cole, E., & Quintanilla, M. (2024). Pre-Plant Soil Treatments Influence Tree Performance and Nematode Dynamics in Replanted Cherry Orchards. Plant Disease, (ja). https://doi.org/10.1094/PDIS-06-24-1178-RE.
Immagini: SL Fruit Service

Andrea Giovannini
Università di Bologna (IT)


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

COT INTERNATIONAL: il nuovo selezionatore di varietà di ciliegie su cui si può contare

Breeding Varietà

20 nov 2023

Sono stati effettuati più di 250 incroci, utilizzando una collezione genetica di oltre 50 varietà di diversa origine. Le migliori vengono poi innestate su Maxma Delbard® 14 Brokforest per una seconda valutazione. Più di 80 selezioni innestate entreranno in produzione nel 2024/25.

Problematiche e prospettive della cerasicoltura del sud Italia

Qualità

17 mag 2024

La cerasicoltura meridionale, costituisce il punto di riferimento a livello nazionale sia per superfici che per produzione. Dall’altro lato la propensione al rinnovamento della coltura, alle nuove varietà e portinnesti così come a strutture di protezione, procede a rilento.

In evidenza

Ciliegie e loro sottoprodotti: una fonte preziosa di composti fenolici

Trasformato

21 feb 2025

Un recente studio dalla Grecia ha comparato diverse ricerche per analizzare la concentrazione dei componenti fenolici della ciliegia e dei suoi sottoprodotti, così come le tecniche di estrazione utilizzate.

Stone Fruit Day alla WSU: anatomia dell’epidemia di cancro batterico

Difesa Eventi

21 feb 2025

Le batteriosi da Pseudomonas e le infezioni fungine da Cytospora rappresentano una minaccia importante per l’economia dello Stato del Washington. Il cancro batterico nel 2023 ha colpito soprattutto frutteti giovani, oggetto della ricerca del prof. Zhao.

Tag Popolari