Il ciliegio in Puglia: sfide e opportunità per il futuro della cerasicoltura

12 ago 2024
1064

La coltivazione del ciliegio in Puglia, una regione storicamente vocata alla frutticoltura, si trova oggi di fronte a sfide senza precedenti. Le cause sono molteplici: il cambiamento climatico, l'emergere di nuovi parassiti, la diminuzione delle risorse tecniche per la protezione delle colture e la carenza di manodopera qualificata.

Questi fattori, uniti ad un ritardo nell'adozione di innovazioni e tecnologie, hanno creato un contesto di forte incertezza per i produttori locali, che spesso si interrogano sulla sostenibilità economica del settore. Tuttavia, nonostante le difficoltà, il potenziale per un rilancio esiste ed è legato ad un approccio integrato e innovativo nella coltivazione.

Un aspetto cruciale è la capacità di produrre frutti di alta qualità senza essere costantemente minacciati da eventi climatici estremi o attacchi di parassiti. In passato, la Puglia era un punto di riferimento per la produzione di ciliegie di qualità, con esportazioni costanti verso mercati internazionali come il Regno Unito.

Negli ultimi anni, però, si è assistito a un drastico calo della produzione: interi ettari sono stati abbandonati o sostituiti con altre colture, a causa della mancanza di redditività. Questo declino è stato ulteriormente aggravato dalle difficoltà nella protezione delle colture dai nuovi organismi nocivi e dalla sempre più acuta carenza di manodopera, specialmente durante il periodo di raccolta. Si è creata così una situazione che minaccia di mettere in ginocchio l'intera filiera cerasicola pugliese.

I produttori locali, consapevoli delle criticità, avanzano richieste precise: l'introduzione di nuove varietà di ciliegio che possano anticipare la maturazione, il sostegno pubblico per la costruzione di strutture protettive adeguate, e la disponibilità di principi attivi più efficaci contro i parassiti recentemente introdotti.

Gli operatori commerciali, dal canto loro, chiedono di anticipare la campagna di commercializzazione per spuntare prezzi migliori, di disporre di varietà con elevati valori organolettici e una lunga shelf-life, oltre ad una totale sicurezza fitosanitaria dei frutti per poter aderire a sistemi di certificazione internazionale.

Tuttavia, la mancanza di coordinamento e aggregazione tra i produttori rappresenta un ostacolo significativo a queste richieste, limitando la capacità di rispondere efficacemente alle sfide del mercato globale.

Nonostante queste difficoltà, la Puglia mantiene caratteristiche uniche che ne fanno un territorio ideale per la coltivazione del ciliegio: la posizione geografica e le condizioni climatiche offrono numerosi vantaggi per questa specie. Tuttavia, per sfruttare appieno questo potenziale, è essenziale una gestione agronomica accurata.

Le prospettive future per la cerasicoltura pugliese dipendono da un rinnovamento che deve coinvolgere l’intera filiera. L’adozione di nuove varietà, l’implementazione di layout che facilitino l’uso di sistemi di copertura, l'utilizzo di sistemi di supporto decisionale (DSS) per ottimizzare la fertilizzazione e l'irrigazione, nonché un approccio più scientifico alla gestione agronomica, sono step fondamentali per garantire la competitività del settore.

Il mercato richiede frutti di alta qualità in termini di calibro, durezza e durata, standard raggiungibili solo con una profonda conoscenza della fisiologia della pianta.

Nonostante la stagione 2024 abbia registrato un calo significativo dei volumi produttivi, la qualità dei frutti è rimasta alta, indicando che, con l'adozione di misure adeguate, la cerasicoltura pugliese può ancora competere a livello internazionale. La reputazione delle ciliegie pugliesi, unita a precise misure finanziarie e ad un rinnovato approccio imprenditoriale, potrebbe consentire alla regione di mantenere un ruolo da protagonista nel mercato cerasicolo globale.

Fonte: Catalano L., Triggiani L., Laghezza L. In Puglia il ciliegio è ancora una coltura sulla quale puntare. Rivista di Frutticoltura, 6, 2024, p. 44-47.
Immagine: SL Fruit Service

Andrea Giovannini
Università di Bologna (IT)


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Dati in tempo reale: come Cherries Tasmania Orchards ottimizza la raccolta con AgPick

Gestione

05 ago 2024

Una dashboard dettagliata acquisisce e carica le informazioni in tempo reale. AgPick favorisce la tracciabilità, informando i coltivatori su chi ha raccolto i loro frutti, chi è in testa alla produzione e quali problemi di qualità possono essere attribuiti ai raccoglitori.

Innovazioni varietali e programmi di selezione delle ciliegie dolci e delle amarene in Ungheria

Breeding Varietà

06 dic 2023

Le ultime novità sono ʿPapillon®ʾ, una ciliegia bicolore dal sapore dolce, che matura 3 settimane dopo ʿBurlatʾ e ʿKira®ʾ, una ciliegia precoce di media stagione, grande, lucida e soda, entrambe distribuite da Artevos che sostiene il programma di riproduzione.

In evidenza

Conservazione ciliegie: tè e nisina aumentano freschezza fino a 21 giorni

Post-raccolta​

10 set 2025

Uno studio in Cina dimostra che l’unione di polifenoli del tè e nisina migliora la conservazione delle ciliegie “Brooks” e “Summit” fino a 21 giorni. Il trattamento rallenta senescenza e perdita di qualità, offrendo una soluzione naturale, efficace e a basso impatto ambientale.

Picota da record: la D.O.P. Cereza del Jerte chiude il 2025 con 1,3 milioni di kg

Tipicità

10 set 2025

La D.O.P. Cereza del Jerte conclude la campagna 2025 con 1,3 milioni di kg certificati, superando l’anno precedente. Protagonista la picota, affiancata da nuove varietà come Lapins, Burlat e Van, che hanno permesso di estendere la stagione e aumentare la presenza sul mercato.

Tag Popolari