Impiegare biostimolanti per ritardare il periodo di fioritura

20 mar 2024
2260

L'industria del ciliegio dolce nel Cile centro-meridionale è notevolmente ostacolata dalle gelate primaverili. Oltre ai tradizionali sistemi di protezione dalle gelate tardive, una possibile strategia potrebbe essere l’applicazione di fitoregolatori, che sono in grado di prolungare la dormienza delle gemme, proteggendole così dalle basse temperature.

Alcuni ricercatori sottolineano però che questi prodotti possono causare l’abscissione dei fiori, con un conseguente ridotto tasso di allegagione e frutta prodotte. Si è carcata quindi un’ulteriore alternativa, ed è stata trovata nei biostimolanti fogliari, in grado di aumentare la resistenza delle gemme ai freddi invernali e ritardarne la fioritura, senza ripercussioni negative sulla produzione.

I ricercatori della Facoltà di Scienze Agrarie dell’Università di Talca (Cile) hanno studiato l'effetto dell'applicazione fogliare del biostimolante Retard Cherry® prima della caduta delle foglie. E’ stato poi valutato il ritardo della fioritura, il tasso di allegagione e caduta dei frutti, la resa e la qualità dei frutti in cv. "Regina" e "Sweetheart".

L'uso di Retard Cherry® ha comportato uno slittamento di 6-8 giorni della piena fioritura tra le cultivar trattate rispetto al gruppo di controllo. Tuttavia, la data di raccolta è rimasta inalterata. In entrambi i trattamenti, le condizioni climatiche hanno favorito un'elevata allegagione (37-49%) e una ridotta cascola dei frutti (63-70%).

In generale, la maturazione dei frutti si distingue per un aumento sostanziale sia del peso che delle dimensioni, attribuibile a un allargamento delle strutture cellulari che determina una diminuzione della rigidità. Mentre il contenuto di zuccheri aumenta, gli acidi rimangono relativamente stabili, il colore delle ciliegie dolci subisce i cambiamenti più significativi ed è quindi un fattore determinante per stabilire la data di raccolta.

Per quanto riguarda la qualità dei frutti, non sono state riscontrate variazioni evidenti in termini di dimensioni o concentrazione di solidi solubili. Tuttavia, è stata osservata una riduzione della durezza, in particolare nella varietà "Regina" e un grado leggermente inferiore di colorazione in “Sweetheart”.

Questo risultato è in linea con ricerche precedenti, che hanno documentato che l'applicazione di Retard Cherry® ha impedito in modo significativo la progressione del colore delle ciliegie dolci "Sweetheart". Oltre a consentire il rinvio del raccolto nei ciliegi dolci, è stato dimostrato che l’acido gibberellico migliora le dimensioni dei frutti, la consistenza e il grado zuccherino.

L’acido gibberellico potrebbe quindi servire come strumento complementare al biostimolante fogliare Retard Cherry® per prolungare la finestra di raccolta, garantendo al contempo frutti di qualità e di prezzo più elevato. Di conseguenza, si può dedurre che l'applicazione di Retard Cherry® ai ciliegi dolci "Sweetheart" e "Regina" è un metodo efficace per posticipare la fase di fioritura, evitando così le gelate tardive e salvando il raccolto.

Le percentuali di allegagione e di caduta dei frutti non sono state influenzate dal trattamento e, sebbene la fioritura sia stata ritardata, la data di raccolta è rimasta invariata. Al momento della raccolta, i frutti ottenuti da alberi trattati con Retard Cherry® hanno mostrato valori simili nelle dimensioni dei frutti e nel loro grado zuccherino.

Unica nota dolente rimane la ridotta durezza dei frutti in "Regina" e la diminuzione del colore per "Sweetheart" rispetto ai frutti raccolti da alberi di controllo. Saranno necessarie ulteriori indagini per convalidare i risultati, dato che questa ricerca è stata condotta in condizioni climatiche particolari.

Fonte: Yuri, J. A., Palma, M., Sepúlveda, Álvaro, Sánchez-Contreras, J., & Moya, M. (2024). Use of the biostimulant Retard Cherry® as a strategy to delay blooming period in sweet cherry trees. Advances in Horticultural Science, 37(4), 427–432. https://doi.org/10.36253/ahsc-13659.
Immagine: SL Fruit Service

Melissa Venturi
Università di Bologna (IT)


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

Rame e suoli agricoli: la materia organica come alleato per la salute del terreno

Gestione

07 gen 2025

Un recente studio condotto in suoli coltivati a ciliegio in Nuova Zelanda ha analizzato in dettaglio l’effetto di concentrazioni crescenti di rame (7-263 mg/kg) su tre importanti indicatori biologici: comportamento dei lombrichi, respirazione del suolo e crescita delle radici.

Disponibili alberi “plus” di ciliegio selvatico grazie all’innovativo progetto di Future Trees Trust

Breeding

12 dic 2024

Supersizing Broadleaves è un progetto innovativo che indaga la fonte di semi, la produzione di vivai e l'insediamento di esempi superbi (chiamati alberi plus) di quercia, sicomoro, betulla e ciliegio in Regno Unito.

In evidenza

Invasione della Drosophila suzukii: nuove strategie dai frutti invernali in Francia

Difesa

12 set 2025

Uno studio condotto in Francia analizza l’impatto dei frutti ornamentali invernali sulla Drosophila suzukii, insetto invasivo che minaccia ciliegie e piccoli frutti. Testati diversi regimi termici per valutare possibilità di nuove strategie di contenimento.

Come le ciliegie in Patagonia hanno resistito alle gelate fino a -9 gradi

Gestione

12 set 2025

Le gelate fino a -9°C non hanno compromesso la produzione di ciliegie in Patagonia grazie all’irrigazione per aspersione, che protegge fiori e gemme. La Camera dei Produttori rassicura: impianti salvi, ma servono investimenti mirati per affrontare eventi climatici estremi.

Tag Popolari