I parassitoidi di Drosophila spp. sono principalmente specie che attaccano gli stadi larvali o pupali. Nei parassitoidi larvali coinobionti, come Ganaspis kimorum, l’ospite non viene ucciso immediatamente, ma solo dopo la pupazione.
Questo porta alla possibilità che i pupari già parassitizzati vengano attaccati da parassitoidi pupali, dando luogo a fenomeni di multi-parassitismo o, in alcuni casi, iperparassitismo. Ganaspis kimorum, recentemente introdotto in Europa e negli Stati Uniti nell’ambito di programmi di controllo biologico classico contro Drosophila suzukii, è un insetto altamente specifico ed efficace nel suo areale di origine.
Tuttavia, negli ambienti di nuova introduzione può interagire con parassitoidi pupali già presenti, come Pachycrepoideus vindemiae e Trichopria drosophilae, che possono influenzarne l’efficacia.
Interazioni tra parassitoidi
Un recente studio ha valutato le interazioni tra questi parassitoidi pupali e G. kimorum, utilizzando come ospiti sia pupari di D. suzukii che di D. melanogaster (in quest’ultimo caso parassitizzati da Leptopilina heterotoma). L’obiettivo era determinare la capacità dei parassitoidi pupali di parassitizzare ospiti già attaccati, il loro successo di sviluppo, eventuali preferenze e meccanismi competitivi.
Nei test senza scelta, entrambi i parassitoidi pupali hanno deposto sia in ospiti sani che in ospiti già parassitizzati. Tuttavia, solo P. vindemiae è stato in grado di completare lo sviluppo sui pupari multi-parassitizzati, con un tasso di successo inferiore rispetto a quello ottenuto su ospiti sani e con una riduzione della proporzione di femmine nella progenie.
T. drosophilae, invece, non è mai riuscito a completare lo sviluppo in presenza di larve mature di parassitoidi larvali, sviluppandosi solo da ospiti non parassitizzati. Nei test con scelta, entrambi i parassitoidi hanno mostrato preferenza per pupari sani. Inoltre, la proporzione di femmine nella progenie non ha mostrato variazioni rilevanti in queste condizioni.
Meccanismi di interazione
Le osservazioni con stereomicroscopio hanno fornito maggiori dettagli sui meccanismi di interazione. Nel caso di P. vindemiae, dopo la deposizione in pupari contenenti larve di terzo stadio di G. kimorum, la larva del parassitoide pupale si è inizialmente nutrita della pupa di D. suzukii e, dopo 8–10 giorni, ha consumato anche la larva di G. kimorum.
Questo comportamento indica una forma di soppressione fisiologica o di competizione intrinseca, che porta ad una sistematica assenza di emergenza di G. kimorum da ospiti multi-parassitizzati. Al contrario, quando T. drosophilae è stato messo in contatto con gli stessi ospiti, G. kimorum ha completato il suo sviluppo, impedendo la sopravvivenza del parassitoide pupale.
Implicazioni per il biocontrollo
Questi risultati indicano che P. vindemiae, pur preferendo ospiti sani, possiede la capacità di compromettere lo sviluppo di G. kimorum, riducendo così il potenziale di agente di biocontrollo di quest’ultimo. Per contro, T. drosophilae sembra avere un impatto molto più limitato, circoscritto ad effetti non riproduttivi dovuti al fallimento dello sviluppo di entrambe le specie.
Dunque, l’integrazione simultanea di parassitoidi larvali e pupali potrebbe ridurre l’efficacia del controllo di D. suzukii, soprattutto in presenza di specie pupali competitive come P. vindemiae.
Pertanto, la pianificazione è importante: T. drosophilae potrebbe essere utilizzato in interventi mirati ad inizio stagione per limitare le popolazioni svernanti, mentre l’utilizzo di P. vindemiae andrebbe limitato o escluso in contesti in cui G. kimorum è in fase di insediamento.
In conclusione, la conoscenza approfondita delle interazioni interspecifiche tra agenti di biocontrollo è fondamentale per evitare conflitti competitivi e garantire la stabilità a lungo termine dei programmi di lotta biologica.
Fonte: Lisi, F., Rogers, D. V., Henry, E. E., Hogg, B. N., Biondi, A., Wang, X., & Daane, K. M. (2025). Potential interactions of larval and pupal drosophila parasitoids and their implications for biological control of Drosophila suzukii. Biological Control, 204, 105756. https://doi.org/10.1016/j.biocontrol.2025.105756
Fonte immagine: EPPO
Andrea Giovannini
Università di Bologna
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