Il Proexadione-Ca riduce il vigore e migliora la qualità delle ciliegie cv Tip Top

24 nov 2025
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Il controllo del vigore nei ceraseti ad alta densità è un elemento critico per mantenere in equilibrio allegagione, calibro e qualità del frutto.

Nelle nuove piantagioni della cultivar bicolore ‘Tip Top’ in Piemonte (nord-ovest Italia), questo equilibrio è messo alla prova da una crescita vegetativa molto vigorosa e da primavere sempre più piovose e irregolari.

Il lavoro di Varaldo e Giacalone (2025) analizza se l’applicazione pre-raccolta di prohexadione-calcio (Pro-Ca) su ‘Tip Top’ innestato su Gisela 6 e MaxMa 14 possa ridurre il vigore.

Esamina inoltre se sia possibile migliorare allegagione, resa e proprietà meccaniche dell’epidermide.

Un contesto di intensificazione

Nell’ultimo decennio, il ciliegio si è diffuso rapidamente nelle pianure piemontesi, sostituendo colture meno redditizie come il pesco e specie gravate da gravi problemi fitosanitari, come il kiwi.

Le nuove piantagioni vengono realizzate ad alta densità, con portinnesti deboli o semi-deboli e coperte da reti anti-pioggia e anti-grandine.

Questo modello offre protezione contro piogge intense, grandinate e gelate primaverili, ma può ridurre la consistenza del frutto e la resistenza della cuticola se il vigore vegetativo non viene adeguatamente controllato.

La varietà bicolore ‘Tip Top’ si inserisce bene in questo scenario grazie all’alto contenuto di zuccheri e all’aspetto molto attraente, ma presenta un vigore elevato che può ridurre l’allegagione e dare origine a un’epidermide con colorazione insufficiente.

In questo contesto, l’impiego di regolatori di crescita viene considerato come possibile strumento per modulare il vigore; tra questi, la prohexadione-calcio si distingue per la rapida assimilazione e per la capacità di inibire la biosintesi delle gibberelline, riducendo l’allungamento dei germogli.

Disegno sperimentale e metodologia

Lo studio è stato condotto nel 2025 in due ceraseti commerciali di ‘Tip Top’ situati a Dronero (Piemonte), con alberi innestati su Gisela 6 (G6) e MaxMa 14 (M14), entrambi condotti sotto copertura.

Il disegno sperimentale prevedeva sei blocchi randomizzati per ogni ceraseto, cinque alberi per blocco e quattro combinazioni portinnesto–trattamento: G6 controllo, G6 + Pro-Ca, M14 controllo, M14 + Pro-Ca.

La prohexadione-calcio è stata applicata come formulato commerciale REGALIS®, con due trattamenti fogliari (caduta petali e allegagione), alla dose di 1,5 L/ha.

La raccolta è avvenuta a giugno, al raggiungimento della maturità commerciale definita da solidi solubili >18 °Brix in ‘Tip Top’ su Gisela 6 non trattato.

Sono stati misurati allegagione, vigore (allungamento dei germogli), produzione totale e quota non commercializzabile.

Sono stati inoltre valutati distribuzione dei calibri, colore dell’epidermide, proprietà meccaniche (puncture test per l’epidermide; compression test per la polpa) e parametri chimici (solidi solubili, acidità titolabile, fenoli totali e capacità antiossidante).

Risultati: allegagione e resa

Per quanto riguarda l’allegagione, l’effetto di Pro-Ca è stato evidente e dipendente dal portinnesto.

Il trattamento ha incrementato l’allegagione di circa il 10% rispetto ai controlli, ma questo aumento si è concentrato nella combinazione ‘Tip Top’/Gisela 6, che ha mostrato valori significativamente superiori rispetto agli altri trattamenti.

Su MaxMa 14 non sono state osservate differenze significative tra alberi trattati e non trattati.

Lo stesso schema si è ripetuto per vigore e produzione.

G6 controllo e M14 controllo hanno mostrato un allungamento dei germogli maggiore rispetto alle piante trattate, ma solo su Gisela 6 la riduzione del vigore è risultata chiaramente significativa.

Quattro mesi dopo il trattamento, gli alberi G6 + Pro-Ca mostravano una lunghezza media dei germogli di circa 33 cm, il valore più basso tra tutti i trattamenti.

Quanto alla resa, Gisela 6 con Pro-Ca ha ottenuto la produzione più elevata, con 6,7 kg di frutti commerciali per albero, superando in modo significativo tutte le altre combinazioni.

Scarti, calibro ed epidermide

Il portinnesto ha influito anche sulla quota di frutti non commercializzabili: Gisela 6 ha mostrato le percentuali più basse, inferiori al 2,5%, senza differenze tra controllo e Pro-Ca.

MaxMa 14 ha invece presentato una quota di scarto significativamente maggiore, soprattutto nel trattamento con Pro-Ca.

Per quanto riguarda il calibro, la maggior parte dei frutti si collocava nella classe 30 mm, con una quota più elevata di frutti >30 mm negli alberi trattati sia su Gisela 6 sia su MaxMa 14, a scapito della classe da 28 mm.

La percentuale di frutti <26 mm era molto bassa in tutte le combinazioni e considerata marginale.

Le proprietà meccaniche hanno confermato che l’effetto principale di Pro-Ca si concentra sull’epidermide.

Il puncture test (forza di rottura epidermica) è risultato più elevato nei frutti G6 + Pro-Ca, che hanno mostrato l’epidermide più soda e spessa dell’intero esperimento.

In entrambi i portinnesti i frutti trattati presentavano valori di PT superiori ai rispettivi controlli, mentre il compression test, legato alla compattezza della polpa, non mostrava differenze significative.

Colore, chimica e implicazioni

Gli autori concludono che Pro-Ca modifica soprattutto le proprietà meccaniche dell’epidermide, più che la consistenza della polpa.

Sul piano della colorazione, la prohexadione-calcio ha aumentato l’estensione del sovraccolore rosso dell’epidermide in entrambi i portinnesti, con G6 + Pro-Ca e M14 + Pro-Ca caratterizzati da percentuali di superficie rossa superiori ai controlli.

I parametri colorimetrici indicano una tonalità rossa più intensa e una minore luminosità nei frutti trattati, coerentemente con una pigmentazione più profonda.

Dal punto di vista chimico, i frutti provenienti da alberi trattati con Pro-Ca hanno mostrato solidi solubili più elevati, minore acidità titolabile e quindi un rapporto zuccheri/acidi più favorevole.

Inoltre, sia il contenuto fenolico totale sia la capacità antiossidante erano nettamente superiori in G6 + Pro-Ca e M14 + Pro-Ca rispetto ai rispettivi controlli, senza differenze rilevanti all’interno dei controlli stessi.

Nel complesso, i risultati mostrano che Pro-Ca può essere uno strumento utile per modulare l’equilibrio vegetativo-riproduttivo di ‘Tip Top’ nei sistemi ad alta densità, in particolare in combinazione con Gisela 6.

Questa combinazione garantisce simultaneamente minor vigore, maggiore allegagione e resa per albero, oltre a un’epidermide più soda, meglio colorata e più ricca di fenoli e capacità antiossidante.

Gli autori evidenziano che tale strategia potrebbe ridurre la necessità di interventi agronomici intensivi (potature verdi, potature severe invernali) e migliorare l’efficienza produttiva dei ceraseti, sempre con un’applicazione calibrata sul portinnesto e sulle condizioni locali.

Fonte: Varaldo, A.; Giacalone, G. (2025). Preharvest Prohexadione-Ca Treatment Improves Fruit Set and Mechanical Properties in Cv. ‘Tip Top’ Sweet Cherries. Agronomy 15: 2596. https://doi.org/10.3390/agronomy15112596 

Fonte immagine: ANA Chile

Jesus Alonso
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