Un recente studio svolto da ricercatori turchi ha evidenziato il ruolo che l'altezza del tronco ha nel determinare alcuni parametri di qualità delle ciliegie. La cultivar analizzata è stata “0900 Ziraat” e lo scopo era di studiare come diverse altezze del tronco, varianti tra 45 e 90 cm, influenzavano vari parametri di qualità del frutto, come peso, compattezza, contenuto di solidi solubili, acidità, livelli di vitamina C e attività antiossidante, sia alla raccolta che dopo un periodo di conservazione di 30 giorni a 3°C.
Lo studio mostra come l'altezza del tronco influisce sulla maggior parte dei parametri di qualità valutati. Le ciliegie provenienti da alberi con un'altezza del tronco di 60-65 cm hanno mostrato caratteristiche di qualità superiori e più stabili rispetto a quelle provenienti da altre altezze.
Alla raccolta, i frutti di questa tesi hanno mostrato un peso ed una compattezza ottimali, caratteristiche cruciali per l’apprezzamento dei consumatori ed il valore di mercato. Queste ciliegie hanno anche mantenuto un contenuto di solidi solubili più elevato, spesso associato ad un miglior gusto e ad una maggiore soddisfazione del consumatore.
Le analisi post-raccolta hanno rivelato quindi che l'altezza del tronco influenza la qualità delle ciliegie. Lo studio nota un generale declino nel peso del frutto, nella compattezza, nel contenuto di solidi solubili, nell'acidità e nei livelli di vitamina C dopo la conservazione, mentre il pH e l'attività antiossidante sono aumentati.
È interessante notare che le ciliegie provenienti da un'altezza del tronco di 60-65 cm hanno mantenuto più a lungo le loro caratteristiche rispetto a quelle provenienti da altre altezze, mostrando una minore perdita di peso e mantenendo un livello più alto di compattezza e solidi solubili. Questo suggerisce che l'altezza del tronco non solo influisce sulla qualità del frutto alla raccolta, ma ha anche implicazioni a lungo termine, nella conservazione del frutto.
Vi sono stati, inoltre, cambiamenti biochimici nei frutti, in particolare negli acidi organici e fenolici, che sono indicatori chiave della qualità, e che hanno numerosi benefici per la salute. Alla fine del periodo di conservazione, sono stati osservati cambiamenti significativi nei livelli di questi acidi, con l'acido malico, predominante nelle ciliegie, in diminuzione, mentre altri acidi come la catechina, l'acido clorogenico e l'acido caffeico hanno mostrato un aumento.
Questi cambiamenti sono importanti indicatori in quanto influenzano il profilo aromatico del frutto, il valore nutrizionale ed i potenziali benefici per la salute.
In generale, lo studio conclude che i frutti provenienti da un’altezza del tronco di 60-65 cm risultano essere ottimali per produrre ciliegie di alta qualità, e che mantengono le loro caratteristiche anche dopo la conservazione.
Queste informazioni possono essere utili a tutti gli attori della filiera, dai cerasicoltori che cercano di ottimizzare la qualità del frutto, ai commercianti e la grande distribuzione organizzata che cerca di estendere la durata di conservazione, e migliorare l’appetibilità del frutto da parte dei consumatori. In un mercato globale competitivo come quello delle ciliegie, disporre di frutti di maggiore qualità può fare la differenza.
Fonte: Kaya, T., Pehluvan, M., Gülsoy, E., & Çokran, B. D. (2024). The effects of different trunk heights in sweet cherry (Prunus avium L.) on some fruit quality parameters and bioactive components at harvest and postharvest. Mitteilungen Klosterneuburg.
Immagine: SL Fruit Service
Andrea Giovannini
Università di Bologna (IT)
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