Ombreggiamento nei ciliegi dolci: studio dalla Cina sulle serre e fotosintesi

17 lug 2025
996

L’intensità luminosa è un parametro importante per la coltivazione del ciliegio dolce, specialmente in ambienti protetti come le serre. L’eccesso di luce può inibire la fotosintesi, ma per contro, un ombreggiamento prolungato può compromettere in modo significativo diversi parametri fisiologici della pianta.

In un recente studio, ricercatori dalla Cina hanno utilizzato sacchetti opachi per ombreggiare in modo localizzato dei rami di ciliegio dolce della cultivar “Tieton”, con l’obiettivo di valutare le variazioni nei parametri fotosintetici e biochimici delle foglie e la loro capacità di recupero.

Studio in serra e metodologia

Lo studio è stato condotto in serra su piante adulte e ha previsto l’utilizzo di sacchetti con una capacità di ombreggiamento del 23%, applicati su rami di 50 cm per periodi di 10, 20 e 30 giorni, seguiti da 10 giorni di esposizione alla luce (condizioni 10-10, 20-10 e 30-10).

I parametri monitorati includevano: tasso di fotosintesi netta (Pn), conduttanza stomatica (gs), concentrazione intercellulare di CO₂ (Ci), traspirazione (E), contenuto di clorofilla, zuccheri solubili, amido e attività di enzimi antiossidanti.

I risultati hanno mostrato che dopo 10 giorni di ombreggiamento, seguiti da 10 giorni di ripristino della luce (10-10), i valori fotosintetici e la composizione biochimica delle foglie risultavano pressoché indistinguibili rispetto al controllo, con un recupero quasi completo.

Effetti dell'ombreggiamento e recupero

In particolare, fotosintesi, gs, Ci e traspirazione sono tornati ai valori iniziali, così come i livelli di zuccheri (saccarosio, glucosio, fruttosio e sorbitolo) e amido, che sono tornati simili a quelli delle foglie non ombreggiate.

Tuttavia, il contenuto di clorofilla e di malondialdeide (MDA) risultavano più elevati rispetto al controllo, suggerendo una risposta adattativa che migliora la cattura della luce ma che porta ad un lieve stress ossidativo residuo.

Con periodi di ombreggiamento più prolungati (20-10 e 30-10), il recupero dei parametri fotosintetici è risultato incompleto. Dopo 20 giorni di ombreggiamento, il tasso di fotosintesi ha recuperato solo fino al 70% rispetto al controllo, mentre dopo 30 giorni il recupero è stato inferiore al 50%.

Conseguenze di ombreggiamenti prolungati

In queste condizioni, si è osservata una marcata riduzione dei livelli di zuccheri e amido, con accumulo di MDA e diminuzione dell’attività enzimatica di difesa (superossido dismutasi, perossidasi, catalasi), sintomo di uno stress ossidativo persistente.

La clorofilla è aumentata in risposta allo stress luminoso, ma questo incremento non è stato suYiciente a compensare la riduzione dell’eYicienza fotosintetica.

Questi risultati evidenziano che l’ombreggiamento mirato e temporaneo può rappresentare una strategia utile per proteggere il ciliegio dagli eccessi di luce senza compromettere la fotosintesi, purché la durata sia limitata.

Strategie e raccomandazioni colturali

In particolare, 10 giorni di ombreggiamento non hanno mostrato eYetti negativi duraturi e hanno consentito alle foglie di attivare meccanismi adattativi, come l’aumento del contenuto di clorofilla b, che migliora la cattura della luce diYusa.

Nel contesto della coltivazione in serra, dove il controllo del microambiente è più preciso, l’ombreggiamento localizzato può essere un valido metodo per la gestione dello stress luminoso, in grado di ottimizzare l’equilibrio tra protezione e condizioni ottimali per la fotosintesi.

Tuttavia, ombreggiamenti eccessivi (superiori ai 10 giorni) compromettono in modo significativo la capacità di recupero fisiologico delle foglie, con potenziali ripercussioni sulla produzione e sulla qualità dei frutti.

Fonte: Ai, J., Wu, M., Cai, F., He, M., Chen, Y., & Zhang, Q. (2025). EYect of Branch-Bagged Shading on the Photosynthetic Physiology of Sweet Cherry Leaves in a Greenhouse Environment. Horticulturae, 11(2), 136. https://doi.org/10.3390/horticulturae11020136 

Fonte immagine: Fruitpac

Andrea Giovannini
Università di Bologna


Cherry Times - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche

La nuova piattaforma LUCAi di TOMRA per l'efficienza post-raccolta negli US e Nuova Zelanda

Post-raccolta​

21 mag 2024

I confezionatori di ciliegie Prima Frutta Packing, Dunstan Hills e Panmure Orchards in California, Stati Uniti e Nuova Zelanda hanno implementato la tecnologia LUCAi di TOMRA, ottenendo "una migliore classificazione e un aumento della produttività di circa il 10%".

Portinnesti vegetativi per ciliegio: risultati eccellenti nello studio in Turchia

Portinnesti

23 lug 2025

Uno studio turco analizza l’influenza dei portinnesti vegetativi su fioritura, impollinazione e qualità delle ciliegie. Risultati superiori con Gisela 5 e MaxMa 60. Un contributo strategico per la cerasicoltura moderna e per l’export della cultivar “0900 Ziraat”.

In evidenza

Ciliegie sudafricane: boom di export verso UK, UE e presto anche Cina

Produzione

05 dic 2025

Le esportazioni di ciliegie dal Sudafrica sono in forte crescita: nel 2024 sono stati coltivati oltre 800 ettari. Il 60% va al Regno Unito, il resto tra UE e Medio Oriente. Obiettivo Cina per il 2026, con trattamenti a freddo e protocolli fitosanitari in fase di test.

Ciliegie Bloom Fresh: nuove varietà precoci e bicolori da Cile a Cina e USA

Varietà

05 dic 2025

Le ciliegie Bloom Fresh stanno rivoluzionando il mercato globale con varietà precoci e bicolori. Da Cheery Glow a Cheery Treat, produttori in Cile, Spagna, Sudafrica e Francia soddisfano la domanda di Cina e Stati Uniti con frutti dolci, compatti e ad alta resa.

Tag Popolari